Commemorazione a Palermo: 31 anni dalla strage di Via D’Amelio, l’Italia onora la memoria di Borsellino e dei suoi coraggiosi agenti di scorta

Impegno antimafia, omaggi istituzionali e la necessità di un forte Stato nella lotta contro la criminalità organizzata

L’Italia ricorda a Palermo il giudice Borsellino e i 5 agenti della sua scorta uccisi 31 anni fa nella strage di Via D’Amelio. Nel commemorare questo tragico evento, il presidente della Repubblica Mattarella ha sottolineato come, insieme al giudice Falcone, Borsellino abbia dimostrato che la mafia poteva essere sconfitta. Oltre a esprimere il proprio omaggio nella memoria del giudice, ha enfatizzato l’importanza di vincere l’indifferenza e combattere le zone grigie della complicità.

Anche la premier Meloni ha reso omaggio alla tomba del giudice ucciso e ha riaffermato l’impegno del governo nella lotta contro la mafia. ‘Questa lotta non si esaurirà mai, poiché la lotta alla mafia è parte integrante del nostro impegno’, ha dichiarato la premier. Inoltre, ha chiarito che non ci sarà alcun intervento riguardante il concorso esterno in associazione mafiosa, sottolineando che il ministro Nordio, in risposta a una domanda, ha specificato che questa eventualità non è contemplata nel programma di governo del centrodestra e che, di conseguenza, non sarà preso alcun provvedimento in tal senso.

A Palermo, è intervenuta anche la leader del Partito Democratico, Schlein, che ha sottolineato come per battere efficacemente la mafia, debba arrivare prima di tutto lo Stato. Questa affermazione ribadisce l’importanza del coinvolgimento e dell’impegno delle istituzioni nella lotta contro il crimine organizzato.

La commemorazione del giudice Borsellino e dei suoi coraggiosi agenti di scorta rimane un momento significativo per il Paese, in cui si rinnova l’impegno a combattere e sconfiggere la mafia, a preservare la memoria delle vittime e a difendere i valori fondamentali della giustizia e dell’antimafia.

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