Commercialista accusato di appropriazione indebita: richiesti tre anni di reclusione
Famiglia di albergatori denuncia versamenti sospetti per 150mila euro: la difesa sostiene la legittimità dell’onorario.

Un commercialista 58enne di Rimini è sotto processo con l’accusa di appropriazione indebita aggravata, dopo la denuncia di una famiglia di albergatori che si affidava a lui per la gestione fiscale delle loro attività. Secondo l’accusa, tra il 2017 e il 2019, il professionista avrebbe indotto i clienti a effettuare versamenti per circa 150mila euro sul suo conto, sostenendo che fossero necessari per tasse e contributi, ma trattenendo poi la somma come compenso personale.
La pubblica accusa ha richiesto una condanna a tre anni di reclusione, sostenendo che l’importo fosse esagerato e ingiustificato, come confermato da un perito. Il commercialista si difende dichiarando di aver agito sempre con trasparenza e affermando che quei versamenti rappresentavano legittimamente il suo onorario, giudicato congruo dal consulente della difesa. La sentenza è attesa a gennaio.