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Con "Venolta" in Alta Valmarecchia arrivano i balli e delle musiche popolari di confine

A Pennabilli, Casteldelci e Sant’Agata Feltria tre giorni di incontri, testimonianze, laboratori e veglie a festa per riappropriarsi dello stile di ballo rurale antico. Dal 24 al 26 novembre

A cura di Redazione
23 novembre 2023 10:49
Con "Venolta" in Alta Valmarecchia arrivano i balli e delle musiche popolari di confine - Uno scatto dalla scorsa edizione
Uno scatto dalla scorsa edizione
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Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, torna in Alta Valmarecchia l’originale festival dedicato alla riscoperta dei balli tradizionali. Da un’idea di Piergiorgio Rosetti, accompagnato dall’entusiasmo di Enrico Partisani – Associazione Culturale Ultimo Punto (Artisti In Piazza – Pennabilli Festival) e dalla determinazione di Irene Valenti – Associazione Chiocciola la casa del nomadedal 24 al 26 novembre va in scena Venolta: tre giorni di incontri, testimonianze, laboratori e veglie a festa.

L’obiettivo, di questa seconda edizione, è quello di riappropriarsi dello stile del ballo rurale anticoper quei balli da veglia tipici di queste zone come il Ballo in Sei (chiamato anche Balinsia o Saltarello), la manfrina (o monferrina) e la furlena (probabilmente il più antico tra questi, di origini arcaiche propiziatorie), con il desiderio che ritornino a far parte delle odierne situazioni di festa della comunità del territorio.

Il festival ‘salva’ così un patrimonio culturale dalla completa scomparsa, inoltre con i suoi laboratori e le sue testimonianze svolge sia una funzione di ricerca che una funzione sociale: si passano bellissimi momenti di convivialità con i più anziani e si tramandano alle nuove generazioni modi genuini e comunitari di stare insieme.

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