Conciliazione vita-lavoro: nuovo protocollo tra il Comune di Rimini e Agenzia regionale per il lavoro
Le due istituzioni monitoreranno inoltre l’efficacia delle misure adottate, raccogliendo dati e valutando l’impatto degli strumenti messi a disposizione
È stato approvato dalla Giunta il protocollo d’intesa tra il Comune di Rimini e l’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia‑Romagna, un accordo che punta a rendere più accessibili e conosciuti gli strumenti dedicati alla conciliazione vita‑lavoro. L’intesa nasce con l’obiettivo di sostenere lavoratori, disoccupati e famiglie attraverso una rete coordinata di servizi: dai congedi e permessi ai servizi per l’infanzia, dal supporto ai caregiver ai voucher economici, fino ai percorsi personalizzati di reinserimento lavorativo. Grazie al protocollo, il Centro per l’Impiego di Rimini diventerà un punto informativo privilegiato: qui i cittadini potranno ricevere materiali, orientamento e indicazioni pratiche sulle opportunità disponibili sul territorio. Il Comune, tramite l’Ufficio Pari Opportunità, garantirà aggiornamenti costanti e collaborerà alla realizzazione di eventi pubblici, seminari e momenti di approfondimento. Le due istituzioni monitoreranno inoltre l’efficacia delle misure adottate, raccogliendo dati e valutando l’impatto degli strumenti messi a disposizione. L’obiettivo è chiaro: migliorare il benessere delle persone e favorire la permanenza o il rientro nel mercato del lavoro, promuovendo un modello territoriale più attento ai tempi di vita.
"È un tassello di una strategia più ampia – le parole della vicesindaca di Rimini Chiara Bellini - che si colloca in un quadro di collaborazione strutturale tra Comune e Agenzia regionale del lavoro. La conciliazione vita‑lavoro non è un tema astratto: riguarda la quotidianità delle persone, la possibilità di non dover scegliere tra un impiego e la cura dei figli o dei propri cari. Una scelta in linea con il recente accordo per la nuova sede del Centro per l’Impiego Il protocollo punta a rafforzare la rete territoriale, migliorare la qualità dell’informazione e rendere più semplice orientarsi tra le opportunità disponibili".
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