Confcommercio, Zanzini: "Desertificazione commerciale e contratti pirata, le sfide più urgenti per le nostre città"

Il presidente riminese a Roma per l'Assemblea nazionale

A cura di Redazione
11 dicembre 2025 13:33
Confcommercio, Zanzini: "Desertificazione commerciale e contratti pirata, le sfide più urgenti per le nostre città" -
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“Ho partecipato con grande interesse all’Assemblea confederale di Confcommercio a Roma un appuntamento che, anche quest’anno, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto sui temi più urgenti per il nostro sistema economico - dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Giammaria Zanzini - dal lavoro al decoro urbano, dall’innovazione alla rigenerazione delle città”.

Tra i temi più rilevanti affrontati in assemblea - prosegue Zanzini - vi è certamente quello del dumping contrattuale, una vera piaga che colpisce commercio, turismo e servizi. Con dumping contrattuale intendiamo l’applicazione, da parte di alcune aziende, di contratti collettivi stipulati da associazioni prive di reale rappresentatività, che spesso contengono standard molto inferiori per tutele, retribuzioni e costi contributivi rispetto ai contratti di Confcommercio e delle federazioni aderenti. Queste pratiche generano concorrenza sleale, abbassano la qualità del lavoro e penalizzano le imprese serie che rispettano le regole. Confcommercio e FIPE lo denunciano da tempo: ultimo in ordine di tempo il nostro convegno a Rimini il 26 novembre scorso. Oggi più che mai serve un intervento normativo che riconosca il valore della rappresentanza e tuteli la vera contrattazione collettiva.

Un altro punto centrale è stato il tema del decoro urbano e del ruolo svolto dalle imprese di prossimità, che sono la spina dorsale dei nostri centri urbani. In Confcommercio questo argomento non è mai stato marginale: città e territori sono da sempre elementi fondativi della nostra visione. Le trasformazioni del tessuto sociale ed economico - continua Zanzini - si intrecciano in modo sempre più stretto con le dinamiche urbane, perché è proprio nelle città che si creano le condizioni per lo sviluppo del terziario di mercato, per la vivibilità della città, per l’appeal turistico. Purtroppo, i dati che emergono dal Rapporto città e demografia d’impresa sono preoccupanti: tra il 2012 e il 2024 abbiamo perso il 21,4% dei negozi in sede fissa, quasi 118mila esercizi scomparsi. È un quadro complesso, in cui le sfide rischiano di diventare insuperabili. Per questo è indispensabile che la politica e le istituzioni riportino al centro dell’agenda il tema dello sviluppo delle economie di prossimità, perché contrastare la desertificazione commerciale è oggi una delle sfide più urgenti e strategiche per le città italiane.

In tale direzione si muove Cities, il progetto nazionale di Confcommercio avviato nel 2023, una piattaforma che raccoglie le migliori esperienze di innovazione urbana delle nostre associazioni territoriali. Ho avuto modo di incontrare personalmente Paolo Testa, responsabile del Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, per approfondire strumenti e prospettive che possono essere utili anche al nostro territorio. Cities - ribadisce Zanzini - non è solo un osservatorio, ma un motore di azioni concrete, capaci di rigenerare quartieri e rafforzare l’economia di prossimità che abbiamo tenuto ben presente nel nostro documento “La città che cambia” consegnato alle amministrazioni locali di tutta la provincia.

Un altro punto prioritario - aggiunge Zanzini - riguarda la necessità di continuare a investire in formazione e innovazione. Le nostre imprese devono essere accompagnate in un percorso di crescita che le renda sempre più competitive e in grado di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Confcommercio sta tracciando una strada chiara e noi intendiamo percorrerla con convinzione.

Proprio oggi - conclude - abbiamo celebrato una notizia straordinaria: la Cucina italiana è ufficialmente entrata nel Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Ho avuto il piacere di congratularmi personalmente con il presidente nazionale FIPE, Lino Enrico Stoppani per questo traguardo storico, che premia un’eccellenza culturale, economica e identitaria. Un risultato che rafforza il valore del lavoro quotidiano svolto dalle imprese della ristorazione”.

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