Costa ai 27: "Al vertice Ue proposte concrete per la difesa"
Verso un piano comune per la sicurezza europea entro il 2030. Sul tavolo anche il prestito di riparazione all’Ucraina con gli asset russi congelati


Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa chiama i leader dell’Unione a un salto di qualità nella politica di difesa comune. In una lettera inviata ai 27 in vista del vertice di Copenaghen del 1° ottobre, Costa sottolinea che «è giunto il momento di fare un passo avanti» e propone di concentrarsi su «misure concrete in materia di capacità», con l’obiettivo di costruire «una visione condivisa» su ciò che gli Stati membri e le istituzioni Ue devono mettere in campo per raggiungere entro il 2030 un livello adeguato di prontezza militare.
Parallelamente, resta in primo piano il sostegno a Kiev. Al termine dell’informale Ecofin, il commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis ha rilanciato l’ipotesi di un “prestito di riparazione”: si tratterebbe di utilizzare le giacenze liquide degli asset russi immobilizzati nell’Ue per finanziare l’assistenza all’Ucraina, senza però intaccare la titolarità della Russia su quei beni.
Un’idea che divide ma che comincia a raccogliere aperture: da Berlino è arrivata la disponibilità a discuterne. Sullo sfondo, la necessità di conciliare la pressione del conflitto e la ricerca di strumenti innovativi che rafforzino la resilienza europea, tanto sul fronte della sicurezza quanto su quello della solidarietà con Kiev.