Dai fischi ai feeding buzzes: nuovi dati sul comportamento dei delfini di Oltremare

Il dataset open-access di Oltremare 2.0 diventa risorsa per la ricerca, l’intelligenza artificiale e il benessere dei tursiopi

A cura di Grazia Antonioli Redazione
09 dicembre 2025 11:50
Dai fischi ai feeding buzzes: nuovi dati sul comportamento dei delfini di Oltremare -
Condividi

Il progetto di ricerca condotto in collaborazione tra il parco zoologico Oltremare 2.0 di Riccione, l'Università Politecnica delle Marche (Ancona) e l'IRBIM-CNR (Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine di Ancona) ha svelato dettagli cruciali sul comportamento vocale dei tursiopi (Tursiops truncatus) in ambiente controllato. I dati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS One. Per la comunità scientifica, i dati non solo arricchiscono la comprensione della comunicazione dei cetacei, ma offrono anche strumenti pratici per la loro gestione e il loro benessere.

Lo studio ha avuto un duplice obiettivo:

  • presentare un'analisi dettagliata del comportamento vocale dei sette tursiopi ospitati a Oltremare 2.0, in relazione alle loro diverse attività quotidiane (dai momenti di attività di addestramento, alle cibature fino al tempo libero e ai momenti notturni)

  • condividere con la comunità scientifica il dataset acustico (archivio di dati acustici) raccolto, rendendolo una risorsa open-access per future indagini

Il team di ricerca, coordinato al parco dal dottor Stefano Furlati (responsabile del Dipartimento Didattico Scientifico Costa Edutainment Romagna) e dal dolphin trainer Giacomo Bucci, ha raccolto 24 ore di registrazioni acustiche continue grazie all’uso di un idrofono, messo a punto anche con l’aiuto della Start-Up innovativa marchigiana ANcybernetics, posizionato nella grande laguna del parco zoologico. Le registrazioni hanno coperto attività tipiche quotidiane come l’addestramento, l’alimentazione, il gioco con oggetti e il tempo libero non strutturato, di giorno e di notte. Da queste 24 ore di registrazioni, sono stati estratti e analizzati 3.111 fischi (manualmente) e 1.277 vocalizzazioni a impulsi (attraverso algoritmi di analisi automatizzata), suddivisi in echolocation click trains (ECT – suoni di ecolocalizzazione), burst-pulse sounds (BPS – suoni a impulsi intermittenti) e feeding buzzes (FB – ronzii legati all’alimentazione).

I risultati hanno confermato che le emissioni acustiche dei delfini (fischi e diverse vocalizzazioni a impulsi) sono strettamente legate alle attività svolte e alle loro interazioni. Durante le attività strutturate, come i momenti di addestramento, di gioco e le cibature in alcuni momenti a sorpresa, i suoni hanno registrato un aumento significativo. Una tendenza che ha riguardato tutti i tipi di vocalizzazione. Durante le sessioni di gioco sono stati registrati i tassi più elevati di vocalizzazioni a impulsi e di fischi, suggerendo un miglioramento dei comportamenti sociali ed esplorativi, le interazioni tra tutti i tursiopi e un maggiore coinvolgimento con l'ambiente, guidato dalla curiosità.

Durante la ricerca, il team ha raccolto e classificato i fischi in base alla loro durata, notando che quelli di breve durata sono associati a scambi rapidi di comunicazione o interazioni a distanza ravvicinata. Mentre i fischi di lunga durata sono tipicamente associati al legame sociale, alla coesione di gruppo e alla comunicazione complessa nelle interazioni guidate, dove si mantiene la coesione e si coordinano anche le risposte alle proposte degli addestratori.

“L'obiettivo finale dell'analisi è contribuire a una comprensione più profonda della comunicazione dei delfini dichiara il dott. Stefano Furlati  e fornire spunti pratici per la progettazione di attività di arricchimento e l'ottimizzazione delle pratiche di benessere per i tursiopi in ambiente controllato. Personalmente credo che questo studio vada ad integrarsi molto bene poi al monitoraggio (acustico e di foto identificazione) sul tursiope che, come Oltremare 2.0 e Acquario di Cattolica, stiamo portando avanti da due anni con il progetto ‘Delfini Metropolitani Adriatico’, unendoci al più ampio progetto coordinato dalla Fondazione Acquario di Genova. Entrambi potranno contribuire ad approfondire la conoscenza della specie tursiope e a supportare l'uso del monitoraggio acustico (attivo e passivo) come strumento affidabile e non invasivo, per valutare il benessere dei delfini e una classificazione del loro comportamento, ancora più precisi”.

“Avere un database così ricco e confrontare le capacità di acquisizione di segnali tra strumenti di registrazione tradizionali e strumenti innovativi dotati di intelligenza artificiale, quali quelli realizzati nella ricerca congiunta, permetteranno di conoscere sempre meglio le vocalizzazioni dei mammiferi in tempo reale per poter agire in loro tutela e in tutela della pesca” ha aggiunto il prof. David Scaradozzi responsabile della ricerca all’UNIVPM e cofondatore di ANcybernetics.

“La collaborazione di oltre 4 anni con il parco Oltremare 2.0 di Riccione ci ha permesso di condurre importanti studi sul riconoscimento delle vocalizzazioni dei delfini attraverso l’intelligenza artificiale, sull’innovazione tecnologica nella detection low-cost e sull’analisi del comportamento e delle interazioni” ha sottolineato il dott. Rocco De Marco di IRBIM-CNR.

Il rilascio del ricco dataset acustico etichettato (oltre 30 GB di segnali grezzi, spettrogrammi di fischi e dati di caratterizzazione) ora diventa una risorsa significativa per tutta la comunità della bioacustica marina e per la ricerca basata su algoritmi e sull’intelligenza artificiale, offrendo una base per ulteriori indagini sul comportamento, sull'etologia e sull’ecologia dei delfini.

Per ulteriori informazioni sul dataset, basta consultare la pubblicazione su PLOS One: Screpanti L, Di Nardo F, De Marco R, et al. (2025) “Acoustic analysis of bottlenose dolphin vocalizations for behavioral classification in controlled settings”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail