Dalla Nove Colli al Tour: il Barbotto diventa scenario del ciclismo italiano

L’emozionante prima tappa del Tour de France

Da sabato 29 giugno, il Barbotto non è più solo il simbolo della Nove Colli, ma si è trasformato in un’icona del ciclismo italiano grazie alla prima tappa del Tour de France. Con i suoi 546 metri, il colle romagnolo è entrato nella storia della Grande Boucle.

Fin dalle prime ore del mattino, il ricordo di Marco Pantani era vivissimo. Tifosi e il “Club Magico Pantani” di Cesenatico hanno decorato il colle con striscioni e bandiere in onore del Pirata, per il quale questa salita era una palestra fondamentale.

L’entusiasmo per il Tour è esploso lungo le strade del Barbotto, con ciclisti amatoriali e tifosi, tra cui l’ex campione del mondo di ciclismo Gianni Bugno e Francesco Casagrande, secondo al Giro d’Italia nel 2000. Il giallo, simbolo del Tour e di Pantani, dominava ovunque: dalle maglie dei tifosi ai cappellini lanciati dalle carovane, e nelle hospitality lungo il percorso.

Quando i ciclisti sono passati, il tifo è diventato assordante, con fumogeni e una folla in delirio che ha spinto gli atleti nelle fasi più dure della salita. Nonostante mancassero ancora 80 chilometri al traguardo e il caldo fosse opprimente, l’energia dei tifosi ha reso questa tappa memorabile, degna dell’eredità di Pantani.

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