Dall’imprigionamento alla rinascita | San Leo, la fortezza che racconta storie incredibili
Scopri la Fortezza di San Leo, prigione del Conte di Cagliostro e oggi meta turistica imperdibile in Emilia-Romagna.

Un baluardo tra storia e leggenda
Arroccata su uno sperone roccioso nella suggestiva Valmarecchia, la Fortezza di San Leo domina il paesaggio circostante con la sua imponente presenza. Costruita nel XV secolo su progetto dell'architetto Francesco di Giorgio Martini per volere di Federico da Montefeltro, la rocca è un capolavoro di architettura militare rinascimentale, progettata per resistere agli assedi e alle nuove tecniche belliche dell'epoca.
Nel corso dei secoli, la fortezza è stata teatro di numerosi eventi storici e ha ospitato personaggi illustri, tra cui Dante Alighieri e San Francesco d'Assisi . Tuttavia, uno degli episodi più noti è legato alla figura enigmatica del Conte di Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo.
La prigionia del Conte di Cagliostro
Accusato di eresia, magia e affiliazione massonica, Cagliostro fu arrestato a Roma nel 1789 e condannato all'ergastolo. Dopo un periodo di detenzione a Castel Sant'Angelo, fu trasferito nel 1791 alla Fortezza di San Leo, considerata all'epoca una delle prigioni più sicure dello Stato Pontificio.
Inizialmente rinchiuso nella "cella del Tesoro", fu successivamente spostato nella famigerata "cella del Pozzetto", un angusto spazio di 3x3 metri privo di porta, accessibile solo tramite una botola nel soffitto. La cella era dotata di una piccola finestra con tripla inferriata, da cui si intravedevano la Pieve di Santa Maria Assunta e il Duomo di San Leo.
Cagliostro trascorse in queste condizioni i suoi ultimi quattro anni di vita, fino alla morte avvenuta il 26 agosto 1795, probabilmente per un colpo apoplettico. Fu sepolto senza cassa né lapide, come previsto per gli eretici scomunicati.
Una meta turistica d'eccellenza
Oggi, la Fortezza di San Leo è una delle principali attrazioni turistiche dell'Emilia-Romagna, inserita tra "I Borghi più Belli d'Italia" e insignita della "Bandiera Arancione" dal Touring Club Italiano . All'interno della rocca è possibile visitare musei che ospitano collezioni di armi, strumenti di tortura e mostre temporanee.
La posizione panoramica offre una vista mozzafiato sulla Valmarecchia, spaziando dal Monte Fumaiolo al Mare Adriatico . La fortezza è facilmente raggiungibile da Rimini, rendendola una meta ideale per escursioni giornaliere.
Curiosità
Si narra che, dopo la sua morte, il teschio di Cagliostro fu trafugato da mercenari polacchi e utilizzato come calice per bere alcolici, alimentando ulteriormente il mistero attorno alla sua figura.
