Decreto Ucraina in Consiglio dei ministri, fiducia sulla manovra e aumenti dei pedaggi
Dal via libera agli aiuti a Kiev al voto finale sulla Legge di Bilancio, fino allo scontro tra Salvini e la Consulta sui rincari autostradali
Giornata politicamente intensa per il governo, impegnato su più fronti tra politica estera, manovra economica e infrastrutture. Alle ore 15 il Consiglio dei ministri esamina il decreto relativo agli aiuti militari all’Ucraina, predisposto dalla Presidenza del Consiglio insieme ai ministeri degli Esteri e della Difesa, dopo il raggiungimento di un’intesa con la Lega. Il provvedimento rappresenta un passaggio delicato nel quadro degli impegni internazionali dell’Italia e arriva in un contesto di equilibrio interno alla maggioranza.
Nel frattempo, alla Camera dei deputati, dalle 18.40 sono previste le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sulla Legge di Bilancio, già approvata dal Senato. Il voto finale è atteso intorno alle 20.20; successivamente, in nottata, verranno esaminati gli ordini del giorno. Il via libera definitivo al testo è previsto per la giornata di domani, chiudendo così l’iter parlamentare della manovra.
Sul fronte dei trasporti, intanto, scoppia la polemica per l’aumento dell’1,5% dei pedaggi autostradali a partire dal primo gennaio. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha duramente criticato la decisione della Corte Costituzionale, che ha bocciato il congelamento delle tariffe in attesa della definizione dei nuovi Piani economico-finanziari. In una nota del ministero si legge che la sentenza “vanifica gli sforzi messi in campo per tutelare gli utenti”, riaccendendo il confronto politico sul tema dei costi a carico degli automobilisti.
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