E' allarme granchio blu sulla costa Romagnola, una minaccia per l'ecosistema
La specie originaria dell’Atlantico occidentale si è diffusa in Europa e nel Mediterraneo, causando danni all’ambiente e alle attività antropiche

Il Granchio blu, noto anche come Callinectes sapidus, è una specie originaria dell’Atlantico occidentale che si è diffusa in Europa e nel Mediterraneo grazie al trasporto delle acque di zavorra dei mercantili. Questo granchio è noto per la sua aggressività e per aver causato danni all’ecosistema e alle attività antropiche vocate all’acquacoltura in ambienti deltizi, come la vongola verace. Tuttavia, è anche una specie di alto valore nutrizionale e incoraggiarne il consumo è un dovere. Le cause del recente incremento delle sue densità sono ancora in discussione, ma potrebbero essere legate al riscaldamento globale del clima, dei mari e degli oceani, nonché al perdurante abbassamento della salinità dovuto alle recenti alluvioni. In questo contesto, si parla di contributi per il suo contenimento e di soluzioni discutibili come l’incenerimento negli appositi centri che trattano rifiuti urbani. Il fenomeno Granchio blu ha lasciato una traccia profonda e il tempo ci aiuterà a comprendere questa ed altre anomalie.
Anche la marineria riminese è preoccupata per l’invasione del granchio blu, una specie di crostaceo molto aggressiva e avida soprattutto di molluschi. In tutta la riviera romagnola c’è allarme per questa specie invasiva che sta causando danni all’ecosistema e alla pesca . Una startup di Rimini vuole incentivare la pesca del granchio blu per salvaguardare l’ecosistema del Mediterraneo. L’idea è di venderlo all’estero, diffonderne il consumo anche in Italia e produrre bioplastiche con il carapace.