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E-mail truffa: alcune segnalazioni a Rimini

Come possiamo tutelarci dai tentativi di frode?

A cura di Redazione
21 maggio 2025 14:14
E-mail truffa: alcune segnalazioni a Rimini -
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Con i ponti di aprile e maggio appena passati, è bene parlare di un problema che ha toccato il turismo in Riviera romagnola rendendolo, malauguratamente, meno sicuro: è scoppiato il caso delle e-mail truffa. Dopo aver prenotato un soggiorno a Rimini, infatti, alcuni clienti si sono ritrovati, nella casella di posta elettronica, e-mail molto simili all’originale che richiedevano di effettuare nuovi pagamenti dopo che i precedenti non erano andati a buon fine. Capiamo, dunque, come poter annusare la frode e tutelarci attraverso le forze dell’ordine.

Rimini è uno dei posti di villeggiatura più amati in Italia e, proprio nei giorni scorsi, ci sono state alcune segnalazioni di e-mail truffa arrivate nelle caselle di posta elettronica di alcuni clienti di alberghi della Riviera. Facciamo subito una precisazione: le truffe che hanno a che fare con il turismo, come vediamo sul portale affidabile Truffa.net, sono in aumento e, anche negli ultimi mesi di aprile e maggio, i tentativi di frode non sono mancati. In questo caso stiamo parlando di fatti avvenuti in Romagna ma il fenomeno è diffuso in tutto il mondo e, quindi, decisamente pericoloso.

La Federconsumatori, proprio a causa dell’ampiezza dei possibili danni al turismo e con i tre giorni de La notte Rosa 2025 alle porte, ha ben pensato, infatti, di pubblicare una nota in cui si invitavano i cittadini a prestare grande attenzione a ciò che arrivava in posta e di diffidare, possibilmente, anche di e-mail che, a prima vista, avrebbero potuto sembrare verosimili. Quello che è accaduto ad alcuni clienti di hotel a Rimini fa riflettere su quanto sia facile cadere vittime di un tranello e anche di quanto, negli ultimi tempi, si siano affinate le tecniche di frode. In pratica, a questi malcapitati, sono state inviate e-mail da siti rinomati (come Booking.com), rivelatesi poi fasulle, che chiedevano un nuovo invio di denaro per il pagamento delle camere dopo che il primo non era stato accettato. Queste mail sono arrivate a pochi giorni dalla partenza e hanno toccato, in maniera particolare, turisti che hanno prenotato dall’estero. Perché proprio i turisti all’estero? Più facile da giustificare la possibilità che la transazione di denaro non sia andata a buon fine e, in più, con qualche difficoltà linguistica o di sfumatura, è più semplice far credere che ci siano stati dei problemi.

 Ad ogni modo, alcuni di questi tentativi di truffa, purtroppo, sono andati a buon fine. Le persone contattate, cliccando sul link nel corpo della mail, si sono ritrovati bersaglio di phishing e hanno subito perdite ingenti di denaro sul loro conto bancario. Altre, invece, subodorando la truffa, hanno denunciato l’avvenuto.

Come possiamo tutelarci dai tentativi di frode?

Il caso dei clienti truffati a Rimini è emblematico di quanto la frode online sia diventata, negli anni, più diffusa e difficile da scoprire. Ovviamente, con l’avvento di software più semplici da usare e dell’intelligenza artificiale, ci vuole occhio per capire che una comunicazione non sia stata inviata dall’ente o dal portale che i malfattori stanno cercando di imitare. Nel caso della truffa legata al nuovo pagamento del soggiorno, è bene controllare che la mail non abbia errori di grammatica, verifichiamo se possa esserci qualche refuso e, soprattutto, prima di cliccare qualunque link, prendiamoci un attimo di tempo e chiamiamo il servizio clienti del sito indicato per avere conferma di aver ricevuto quella comunicazione.

La perdita di tempo nel richiedere informazioni è, in realtà, un salvavita perché ci consente di accertare che la mail sia stata, effettivamente, inviata o di scoprire l’esatto contrario senza, però, mettere in pericolo i nostri dati sensibili o quelli bancari. Nel caso del doppio pagamento per la prenotazione turistica di cui abbiamo parlato si può, comunque, fare affidamento alla Polizia Postale per una prima denuncia in rete o inviare una segnalazione al form contatti della Federconsumatori che ci permetterà di richiedere assistenza.

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