Emanuela Orlandi e le ossa ritrovate al San Camillo: nuove ipotesi

I resti umani rinvenuti nei sotterranei dell’ospedale romano riaccendono le domande sul caso della quindicenne scomparsa nel 1983

A cura di Redazione
26 luglio 2025 14:28
Emanuela Orlandi e le ossa ritrovate al San Camillo: nuove ipotesi -
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Il recente ritrovamento di ossa nel vano ascensore del padiglione Monaldi dell’ospedale San Camillo di Roma ha riacceso i riflettori sul mistero di Emanuela Orlandi. La vicinanza del luogo al quartiere Monteverde, dove secondo le dichiarazioni di Sabrina Minardi la ragazza sarebbe stata nascosta dalla Banda della Magliana, ha fatto emergere nuove ipotesi di collegamento.

L’avvocata della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha però ribadito che ogni conclusione è prematura: prima occorrerà datare i resti e definire il profilo della vittima. Solo se le ossa dovessero risalire agli anni ’80 e appartenere a una giovane donna sarà possibile effettuare un test del Dna.

Non è la prima volta che un ritrovamento a Roma alimenta le speranze e le paure legate alla scomparsa della quindicenne, avvenuta il 22 giugno 1983. Ma come sottolinea Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, “speriamo sinceramente che non siano le sue”. Per il momento resta aperta ogni ipotesi, tenendo conto che i padiglioni abbandonati del San Camillo sono stati per decenni rifugio di senzatetto e luoghi frequentati da persone in difficoltà.

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