Entra in banca durante la rapina: "Ecco cosa mi ha detto il malvivente". La testimonianza

Rapina in banca in zona Castel Sismondo a Rimini: la testimonianza di Tommaso Bianco, portavoce della Prefettura locale

A cura di Riccardo Giannini Redazione
07 maggio 2024 19:32
Entra in banca durante la rapina: "Ecco cosa mi ha detto il malvivente". La testimonianza - Tommaso Bianco all'uscita dalla bianca
Tommaso Bianco all'uscita dalla bianca
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È entrato dentro la banca proprio durante la rapina: Tommaso Bianco, portavoce della Prefettura di Rimini, è stato testimone del tentato colpo di tre rapinatori alla filiale locale della Banca di San Geminiano e San Prospero, fatti avvenuti oggi (martedì 7 maggio), intorno alle 12.10, in via Circonvallazione Occidentale, zona Castel Sismondo.

“Vorrei prima di tutto dare risalto all’intervento dei Carabinieri, fatto in modo professionale, senza alcuna criticità”, racconta alla nostra redazione. Era appena entrato in banca per fare un bonifico, quando è stato avvicinato da uno dei rapinatori: “Con una certa gentilezza mi ha chiesto il telefono cellulare. Con una certa seraficità gli ho detto di averne un altro e gliel’ho consegnato“. Bianco racconta un particolare curioso: “Il rapinatore mi ha quasi accompagnato ad accomodarmi. Faccio un po’ fatica a vedere in posti non illuminati: lui sembra essersene accorto. Devo dire che per certi versi è stato gentile”.

Nel complesso “Ho avuto dal primo momento la sensazione che queste persone non volessero fare del male, l’unico obiettivo esclusivo erano i soldi“, prosegue Bianco.

I rapinatori sono rimasti all’interno dell’istituto bancario in attesa dell’apertura della cassaforte a tempo. Nel contempo alla porta, che era stata chiusa, ha suonato anche un corriere di Amazon. I tre rapinatori alla fine hanno deciso di farlo entrare per effettuare la consegna, ma il corriere ha declinato. Poi sono arrivati i Carabinieri: “Ecco, quando ho visto i Carabinieri ho avuto un po’ di timore: non sai mai quale possa essere la reazione dei rapinatori. Ma come detto, non mi sembrava avessero un animo criminale”.

“All’arrivo dei Carabinieri – racconta il testimone – hanno parlottato tra loro. Hanno appreso dai dipendenti che non c’erano uscite ulteriori e si sono arresi. Quando sono entrati i Carabinieri, hanno recepito il loro invito ad alzare le mani”.

“In conclusione vorrei sottolineare la professionalità dei dipendenti – chiosa Bianco – soprattutto il cassiere, che tra tutti era quello più sotto pressione”.

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