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Eolico in Valmarecchia, Parma e Gnassi contro i colleghi Pd in Toscana: "Scelta scellerata"

Alice Parma, consigliera ragionale, e Andrea Gnassi, deputato Dem, contro la Regione Toscana per il via libera all'eolico a Badia Tedalda, con impatti sul territorio riminese

A cura di Redazione
28 maggio 2025 16:47
Eolico in Valmarecchia, Parma e Gnassi contro i colleghi Pd in Toscana: "Scelta scellerata" - Alice Parma e Andrea Gnassi
Alice Parma e Andrea Gnassi
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Dopo il presidente della Provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad, anche il suo predecessore alla carica di sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e la consigliera regionale Dem Alice Parma attaccano la regione Toscana per il via libera al progetto dell'impianto eolico di Badia Tedalda, al confine con l'Alta Valmarecchia.

Parma definisce quella della regina Toscana "una scelta scellerata e non condivisibile", senza appunto condivisione. La regione Emilia Romagna aveva chiesto infatti "un documento condiviso che ponesse l'attenzione sul tema dei crinali, che sono una parte unica e caratteristica della nostra terra, delle nostre colline e del nostro bellissimo Appennino”.

Anche la regione Emilia Romagna andrà avanti"nelle sedi opportune"contro la realizzazione dell'impianto che "impatta in modo rilevante sulla Provincia di Rimini". "Non arretreremo - annuncia Parma - rispetto ad una battaglia che ci vede come Regione Emilia-Romagna al primo posto a fianco del Comune di Casteldelci, dell’Ente Parco, delle Soprintendenze e dei tanti cittadini e visitatori di quelle zone".

Andrea Gnassi è d'accordo con l'intervento di Alice Parma: “In definitiva- scrive il deputato Dem - bene farà la Regione Emilia Romagna a procedere come annunciato con i ricorsi. Ma non è una bella pagina vedere che per gli atti e l’atteggiamento di una Regione, due Regioni governate dallo stesso schieramento politico invece di accelerare insieme sulle rinnovabili, fare una battaglia comune contro il negazionismo del cambiamento climatico, si vedano contrapposte su progetti enormi e impattanti per altro posti sulla linea di confine regionale dove naturale sarebbe la collaborazione".

Gnassi affonda il colpo verso l'amministrazione regionale toscana, accusata di affermare "istituzionalmente il principio del Nimby, Not in my backyard, non nel mio giardino": "Sì- argomenta il deputato dem - perché la Toscana ha contestualmente approvato il progetto con impatto enorme su altre regioni e ha detto no a un impianto eolico che ha effetti sui crinali toscani di confine. Si tratta del no al  progetto presentato sempre dal gruppo Fera al passo di Frassineto, sopra Pieve Santo Stefano e San Sepolcro, cioè sul versante toscano in provincia di Arezzo. Mentre si dà parere favorevole all’impianto gemello di Badia del Vento, che ha ricadute devastanti sui versanti romagnolo e marchigiano". 

L'amministrazione regionale ha inoltre ignorato i tanti pareri contrari:“Si è avuto il No del Comune di Sestino, che è l’altro Comune della zona in Toscana, Provincia di Arezzo. Il No della Regione Emilia Romagna, delle Soprintendenze di Arezzo, Firenze, Siena, Grosseto, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Pesaro Urbino. Il No delle Unioni dei Comuni e delle Province di Rimini e Pesaro-Urbino, il No del Parco Sasso Simone e Simoncello, il No dei Comuni di Casteldelci, Carpegna e Borgo Pace.  Tutti enti e Comuni del territorio coinvolti nella Conferenza dei Servizi". 

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