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Era conosciuto come Swarowski il bagnino morto dopo notte coca e sesso

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Un bagnino di salvataggio tra i più noti e aitanti di Rimini, conosciuto come ‘Swarowski’, è morto dopo un coca party consumato in casa in compagnia di un amico e due ragazze ungheresi. Il decesso di, A. B., 37 anni bagnino di salvataggio del consorzio di Marina Centro di Rimini, spesso in servizio al Bagno 63, è avvenuto questa mattina alle 10.30 dopo che sabato mattina era stato trovato in coma nel suo appartamento di Covignano. I suoi amici reduci da una notte brava fatta di alcol, droga e sesso non hanno chiamato in tempo utile i soccorsi. Ma stando alla ricostruzione fatta dagli agenti della Squadra Mobile di Rimini verso le 8.15 del mattino, dopo una notte di sfrenato divertimento, l’ uomo era ancora lucido. Dopo quell’ora il 37enne, un uomo aitante che aveva dimestichezza con la vita notturna e che in molti conoscevano come ‘Swarowski’ per via dei tatuaggi, deve aver ingerito qualcosa (si pensa anche a qualche integratore sportivo per aumentare la muscolatura) o dell’altra coca, che ha causato l’arresto cardiaco. Da chiarire anche chi ha venduto la droga ai quattro amici. Al momento non ci sono indagati, ma il Pm domani farà fare l’autopsia. Tutta ancora da ricostruire la notte brava del salvataggio. Oggi in Questura sono state ascoltate le testimonianze di quanti lo avevo visto nelle ore precedenti la morte. Emerge il racconto di una notte spinta al massimo in una Riviera pienissima di turisti per agosto. Venerdì sera, il 37enne dal fisico prestante, libero da legami sentimentali, reduce da una separazione anche se papà di una bimba, con tante amicizie femminili, è uscito per fare un tour delle discoteche in compagnia di un amico d’infanzia. Il bagnino non ha trovato difficoltà nel fare amicizia con una giovane straniera, un’ungherese in Italia per lavorare come ragazza immagine in un locale di Riccione. A lei ha chiesto se avesse un’amica da presentare al suo compagno di serata. Così sono state due le giovani donne, la ragazza immagine e un’altra ungherese che si occupa di commerciare all’estero abbigliamento italiano, ad arrivare intorno alle 5 del mattino di sabato, dopo una nottata a far festa nei locali, nell’appartamento di via Covignano dove abita l’uomo. In quattro, in un ambiente comodo e discreto, hanno continuato a bere e a far uso di droga. Gli agenti della Mobile hanno trovato a poche ore tracce di cocaina e alcol, tanto alcol. Molte bottiglie vuote soprattutto di whisky. Droga e sesso sarebbero andati avanti fino all’alba e oltre. Alle 8.15 del mattino, racconteranno i testimoni della serata, il bagnino era ancora lucido. Poi forse un’altra pista di coca, quella fatale o una dose di integratore per bodybuilding che associato a droga e alcol può produrre uno shock circolatorio. Tutto ancora da stabilire, ma che si fosse andato oltre, che qualcosa non andava, gli altri se ne stavano pian pian accorgendo dopo aver smaltito l’eccesso della sera prima. Lo dimostra il fatto che una delle due ragazze appena ha visto arrivare i poliziotti è scappata via. Loro, gli amici superstiti, ancora troppo frastornati per chiamare i soccorsi in tempo utile. 

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