Il consigliere regionale Antonio Nervegna (Fi-Pdl) punta il dito, preannunciando un’interpellanza, sulla situazione dell’Adriatico di fronte alla costa della provincia di Forlì-Cesena, definendola "grave" in base a dati di Arpa e Goletta Verde. Sollecita così un intervento regionale "risolutivo" dell’inquinamento causato soprattutto – afferma – da allacciamenti abusivi alla rete fognaria. Nervegna chiede dettagli anche sullo stato di efficienza del depuratore di Bastia che, a valle di Savignano sul Rubicone, ne tratta la maggiori parte dei liquami insieme a quelli di San Mauro e ora anche di Gambettola e Gatteo. I dati Arpa sulla qualità delle acque costiere da Cesenatico a Bellaria evidenziano "purtroppo elevati valori d’inquinanti che indicano la presenza di feci" – prosegue Nervegna – e altri rilievi della stessa agenzia regionale individuano "scarichi abusivi di acque luride nelle fognature riservate alle acque meteoriche. Anche se questi sono stati esclusi è evidente che non tutti gli scarichi abusivi vengono trovati e che le indagini non bastano". Per il consigliere il problema è soprattutto il fiume Rubicone che raccoglie reflui da centri abitati: "anche se depurate le sue acque alla foce sono inquinate, tanto che esiste un divieto di balneazione permanente". Anche il canale di Tagliata e il porto canale di Cesenatico scaricano in quel tratto di Adriatico, e "in prossimità della foce del Rubicone convergono altri canali che drenano dal territorio di San Mauro e Bellaria ricevendo contributi civili non depurati. Le acque di questi canali – sottolinea Nervegna – si colorano di frequente di rosso o marrone a causa di fioritura di alghe e le acque che giungono alla foce non hanno buone qualità microbiologiche e condizionano spesso la qualità delle zone limitrofe. E per fortuna – conclude – che i quattro comuni interessati, Cesenatico, Gatteo, Savignano e San Mauro stanno per rifinanziare l’oasi costiera".
E.Romagna: intervenire contro mare inquinato
NULL
NULL