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Ex colonie di Rimini, Potere al Popolo critica il sindaco: "Basta cemento, tutelare natura e fratino"

Ex colonie di Rimini, il sindaco lamenta burocrazia che blocca lavori di riqualificazione e investimenti. Potere al Popolo replica

A cura di Redazione
06 maggio 2025 13:35
Ex colonie di Rimini, Potere al Popolo critica il sindaco: "Basta cemento, tutelare natura e fratino" -
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“Le nostre ex colonie marine sono balene spiaggiate nel mare magnum della burocrazia, che fa scappare gli investitori della Riviera”. Così il sindaco Jamil Sadegholvaad al Resto del Carlino.

“In un coacervo di iter procedurali, enti, autorizzazioni, interpretazioni chi è invogliato a investire per recuperarle dopo 30 o 40 anni? In pochi, pochissimi, fra questi anche noi del Comune di Rimini, ma poi basta o giù di lì. Quanto si mangia la burocrazia del presente e del futuro dell’Italia?”, la riflessione del primo cittadino.

Parole che non sono piaciute a Potere al Popolo:“Le balene spiaggiate non sono le ex colonie, ma l’incapacità di immaginare un futuro diverso dal cemento”.

Per Potere al Popolo è una visione miope e dannosa per il territorio:“La spiaggia delle ex colonie bolognesi è uno degli ultimi tratti costieri rimasti liberi, dove la natura può ancora esistere senza l’assedio del cemento. In quell’area torna a nidificare ogni anno il fratino, specie protetta e simbolo della resistenza di un ecosistema fragile ma ancora vivo. In tutta risposta alla cecità delle istituzioni, la petizione per la sua tutela ha superato le 26.000 firme, dimostrando quanto la popolazione sia attenta e pronta a difendere il proprio patrimonio ambientale”.

Così, per Potere al popolo, “é falso e pericoloso far passare l’idea che l’unico futuro possibile per quell’area sia la speculazione mascherata da riqualificazione”.

La strada da percorrere “è quella della tutela ambientale, della valorizzazione del turismo naturalistico e sostenibile, del rispetto per la biodiversità e per la storia di quei luoghi”.

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