Ex Ilva, a Taranto fabbrica occupata e blocchi stradali: scoppia la protesta
Sciopero di 24 ore e presidi a oltranza
Dopo le assemblee di questa mattina è scattata l’occupazione dello stabilimento siderurgico ex Ilva da parte dei lavoratori diretti e dell’indotto, affiancati dai sindacati che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore. La mobilitazione prevede presidi a oltranza e blocchi stradali nelle aree limitrofe alla fabbrica.
Al grido di “vergogna, vergogna”, gli operai puntano il dito contro governo e commissari straordinari, chiedendo la revoca del piano industriale presentato nei giorni scorsi e garanzie concrete sul percorso di decarbonizzazione, sul futuro produttivo dello stabilimento e sulla tutela dell’occupazione. Le sigle sindacali rivendicano inoltre la convocazione immediata del tavolo a Palazzo Chigi.
Durissimo l’intervento della Uil, con il segretario generale Pierpaolo Bombardieri che accusa l’esecutivo: “Il lavoro del ministro Urso sta portando alla chiusura dell’ex Ilva”. Una dichiarazione che riflette il crescente malcontento tra i lavoratori e alimenta la tensione intorno al futuro del polo siderurgico tarantino.
La protesta, spiegano i sindacati, andrà avanti finché non arriveranno risposte chiare e impegni vincolanti da parte del governo.
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