Ex presidente Rompi il Silenzio condannata, Petitti la difende: "Ineccepibile professionalità"
Ex presidente Rompi il silenzio condannata in primo grado, la presidente dell'assemblea regionale Emma Petitti commenta la vicenda
Emma Petitti commenta la condanna in primo grado, a 8 mesi di reclusione (pena sospesa), inflitta a Paola Gualano, storica presidente dell’associazione Rompi il Silenzio. Gualano era a processo per truffa aggravata e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Con lei anche una collaboratrice non socia dell’associazione: le due donne, secondo il teorema accusatorio, avevano un tacito accordo. La collaboratrice faceva risultare più ore di attività e dava parte del compenso alla Gualano, altrimenti impossibilitata, per statuto, a ricevere compensi, essendo socia.
Per Petitti, “ci vorranno tempo e pazienza, ma sono convinta che l’iter giudiziario saprà chiarire la posizione di Paola Gualano e ne rileverà sicuramente l’ineccepibile professionalità”.
“A Paola – prosegue Petitti – esprimo tutta la mia vicinanza: ho potuto toccare con mano e apprezzare la sua capacità, la sua forza, la sua onestà e integrità, nel corso di anni di lavoro insieme e di amicizia”.
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