Federico Fellini, un libro racconta il suo rapporto con il fratello Riccardo

Una nuova iniziativa editoriale su Federico Fellini

A cura di Redazione
29 agosto 2024 17:26
Federico Fellini, un libro racconta il suo rapporto con il fratello Riccardo - Federico Fellini
Federico Fellini
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“L’importanza di chiamarsi Fellini: Riccardo e Federico” è l’opera di Alexander Galiano sulla vita e il rapporto tra i fratelli Fellini.

Di Federico Fellini ormai sappiamo tutto, o quasi: dei suoi film, della sua poetica visionaria, del suo stile narrativo onirico, del suo carattere, dei suoi dubbi e da qualche anno anche dei suoi sogni notturni e del suo misterioso rapporto con l’esoterismo.

Di Federico è stato anche detto che più che una cinematografia, la sua sia piuttosto una vera e propria mitografia, ed è stato proprio lui ad alimentare la leggenda secondo la quale molti dei racconti che lo riguardano siano in parte o del tutto inventati. E cosi in ogni suo film, anche quello più fantasioso, rimangono confusi nel verosimile, alcuni spunti veritieri tratti dalla realtà quotidiana. Ciò è vero soprattutto per le pellicole più legate alla sua biografia, come I vitelloni (1953) o Amarcord (1973).

Quello che molti non sanno è che Federico ha un fratello minore nato un anno dopo di lui. Un personaggio sconosciuto a molti, la cui vicenda artistica merita oggi di essere riproposta, anche alla luce di recenti ritrovamenti d’archivio. Cantante, sceneggiatore, regista, attore di talento e uomo sincero con non poche qualità artistiche, probabilmente meno bugiardo del fratello, attraversa la scena cinematografica italiana per oltre venti anni (dal 1942 al 1963), e non sempre in punta di piedi: una buona carriera d’attore al fianco di Alberto Sordi e di Ugo Tognazzi, l’incontro con Pier Paolo Pasolini nel 1960, di cui diviene assistente alla regia, e il debutto dietro la macchina da presa come regista cinematografico nel 1963.

Due mondi completamente diversi quelli dei due fratelli, due destini differenti, due caratteri lontani, anche se alla fine entrambi approdano nello stesso porto, quello della regia.

Il nome di Riccardo Fellini come sceneggiatore e regista cinematografico è legato principalmente a tre soggetti: Storie sulla sabbia (1963), Separazione consensuale e Stella cavalla da circo, il primo presentato in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e gli altri due soggetti, mai portati sul grande schermo, di cui rimangono i vari trattamenti e un romanzo pubblicato postumo nel 2012.

Esiste poi una terza carriera di Riccardo, questa volta di successo, quella di documentarista televisivo. Programmi come Zoo folle (1974) e Quegli animali degli italiani (1982), sono oggi considerati tra i migliori esempi di documentarismo televisivo italiano degli anni settanta e ottanta.

Sinossi: Riccardo Fellini è il fratello del celebre Federico. A parte un paio di consistenti ruoli d’attore, Riccardo è stato nel corso di una vita spesa alla rincorsa della fortuna, rappresentante di commercio, cantante, sceneggiatore e regista. Il suo, un inguaribile desiderio di successo, una costante voglia di vincere contro il titolato e scomodo fratello.

Riccardo è stato davvero un vitellone. Di fatto nel film firmato da Federico, che gli offrì una parte da protagonista, consentendogli di usare la propria voce di cui andava orgoglioso e, metaforicamente nella propria vita, cercando traguardi ai quali forse era estraneo.

Nel 1953 visse il momento magico dei Vitelloni e fu invitato al Festival del cinema di Venezia: ci sarebbe tornato dieci anni più tardi come regista del film Storie sulla sabbia. Mai dimentico delle aspirazioni d’attore, ebbe una parte di rilievo in due film di Marco Ferreri. Riuscì alla fine a diventare un regista televisivo di successo.

Dei suoi rapporti con Federico non si è mai detto molto, fino ad oggi.

Riccardo Fellini
Riccardo Fellini

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