Festa dell'Europa a Rimini
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman (tra i padri fondatori dell’Unione Europea insieme ad Adenauer, Spinelli, De Gasperi, Martino e Monnet) presentò la sua proposta per la creazione di un’Europa organizz...

Il 9 maggio 1950, Robert Schuman (tra i padri fondatori dell’Unione Europea insieme ad Adenauer, Spinelli, De Gasperi, Martino e Monnet) presentò la sua proposta per la creazione di un’Europa organizzata. Questa proposta, nota come “Dichiarazione Schuman”, è considerata l’inizio dell’Unione Europea.
E’ in occasione di questa importante ricorrenza che si celebra la Festa dell’Europa, un’occasione per dar vita a celebrazioni e organizzare attività che avvicinano l’Europa ai suoi cittadini e i popoli dell’Unione fra loro.
Anche Rimini gioca un ruolo da protagonista in questa giornata con l’evento CREATIVA/MENTE EUROPEI “La cultura e la creatività come modello di sviluppo per la città”, in programma domani, sabato 8 maggio, alle ore 21 al Teatro degli Atti.
Il tributo all’Europa degli artisti riminesi è organizzato e curato da Punto Europa, Reti della Cultura e RiminiTeatri.
E sarà uno dei gruppi teatrali più importanti d’Europa, i riminesi Motus, a “regalare” alla città un’anteprima del nuovo lavoro: un’anticipazione della terza parte del progetto “Antigone” che debutterà il prossimo 21 maggio al Festival Théâtre en Mai di Dijon, in Francia.
Ma prenderanno parte a questa grande festa dell’arte anche Isabella Bordoni, Andrea Felli, Fabio Mina, Daniele Quadrelli, NicoNote e tanti altri.
“Il tema delle città e dello sviluppo urbano sostenibile in ambito culturale – spiega Emma Petitti di Reti della Cultura – è al centro del lavoro che stiamo sviluppando, a partire dalla valorizzazione delle esperienze artistiche più interessanti maturate in questi anni. L’identità del nostro territorio, la capacità di legare i vari linguaggi artistici a partire dalla ricerca e dalla sperimentazione, assumono un ruolo strategico anche per la comprensione del valori che caratterizzano l’Europa. Gli artisti che si alterneranno sul palco del Teatro degli Atti porteranno le loro percezioni, i loro pensieri, i loro linguaggi, grazie anche alle esperienze artistiche e alle produzioni svolte in Europa”.
“Rimini – conclude Emma Petitti – vuole crescere proiettandosi con orgoglio e fiducia nel più largo orizzonte dell’Europa, cercando di investire maggiormente su una produzione culturale di rilievo anche sul nostro territorio”.
Dal canto suo Piero Leoni, responsabile del Punto Europa, sottolinea che “a 60 anni dalla dichiarazione Schuman ciascuno cittadino europeo ha il doveredi ridare spinta ed energia al processo di costruzione dell’unità e della coesione europea. In questo scenario così complesso e difficile, agli artisti è affidato il ruolo di mobilitare le coscienze riportando gli ideali e i valori fondanti del processo di integrazione europea al centro dell’agenda politica e della vita quotidiana delle persone”.
“Ma come ‘tradurre’ o interpretare il lavoro degli artisti riminesi in una giornata dedicata all’Europa?” si chiede la coordinatrice dell’evento, Angela Piegari.
“La risposta è il ‘linguaggio’: il linguaggio dell’arte, della musica, del teatro, della poesia, della filosofia: il codice che permette il legame tra le culture”.
Tutti i corpi sono segni – dice a questo proposito il semiologo Paolo Fabbri, chiamato a interpretare ‘in diretta’ il lavoro degli artisti e a costruire legami tra le varie esibizioni -, così come tutti i segni sono corpi”.
Durante la serata, a ingresso libero, è previsto anche un collegamento in diretta con la città tedesca di Colonia dove si trova l’artista Dimitrios Dorian Kokiousis.
Prosegue così l’impegno di Reti della Cultura a promuovere e veicolare la cultura d’eccellenza riminese anche in Europa.