Festività a due velocità: Natale debole, Capodanno in ripresa. Le voci di albergatori e ristoratori riminesi

Prezzi giù a Natale, sale l’occupazione a Capodanno: il bilancio di Conflavoro

A cura di Glauco Valentini Redazione
24 dicembre 2025 09:02
Festività a due velocità: Natale debole, Capodanno in ripresa. Le voci di albergatori e ristoratori riminesi - Il centro storico di Rimini
Il centro storico di Rimini
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Natale sottotono e Capodanno che torna a dare segnali incoraggianti. È questo il quadro che emerge dall’indagine condotta da Conflavoro PMI Rimini, che ha raccolto le testimonianze di albergatori e ristoratori del territorio per valutare l’andamento delle festività natalizie e di fine anno.

Dalle dichiarazioni degli associati si evidenzia una situazione differenziata: il Natale registra un calo medio stimato tra il 15% e il 20% rispetto al 2024, mentre Capodanno mostra una netta inversione di tendenza, soprattutto per le strutture che hanno puntato su pacchetti chiari, formule complete ed eventi interni.

A fare la differenza sono state proposte strutturate e trasparenti – mezza pensione, menù definiti, musica e intrattenimento – pensate per una clientela attenta al prezzo ma ancora desiderosa di vivere il territorio. In questi casi non sono mancati tutto esaurito o occupazioni prossime al 100%. Segnali positivi anche dalla ristorazione indipendente, che senza grandi eventi pubblici ha comunque lavorato bene grazie a fidelizzazione, lavoro di squadra e offerte coerenti.

Le voci degli operatori

A confermare le difficoltà del periodo natalizio è Moira, degli hotel Ravello e The Sea:
«Natale ha deluso le aspettative. Molte strutture hanno abbassato i prezzi anche sotto i 40 euro, comprese realtà a quattro stelle in centro. Capodanno invece ha risposto molto bene: abbiamo registrato il tutto esaurito in entrambe le strutture, con soggiorni di 3-4 notti in mezza pensione al Ravello e 2-3 notti in B&B al The Sea».

Secondo Giuseppe Palma, del Ristorante Thomas e del Diplomat Hotel, «il periodo natalizio è stato più debole rispetto allo scorso anno, con un calo attorno al 15-20%. Capodanno tiene su buoni livelli, ma le strutture più lontane dal centro fanno più fatica. La posizione resta un fattore determinante».

Uno sguardo più ampio arriva da Fabio Rocco, di NaPizz (Rimini e Riccione):
«Le festività servono a fare un bilancio dell’anno. Non sono i singoli giorni a fare la differenza, ma il lavoro costruito nei mesi. Se Natale e Capodanno confermeranno il trend, siamo fiduciosi. Serve però una visione più chiara anche da parte delle amministrazioni, a partire da Pasqua».

Positivi i numeri anche per Luca Romano, responsabile operativo ristorazione Conflavoro e Rossopomodoro:
«Veniamo da un periodo positivo, anche grazie ai recenti campionati di ballo. Per Capodanno siamo in fase avanzata di prenotazioni, con il secondo turno quasi completo. Abbiamo scelto una formula semplice e chiara: cenone con musica, bottiglia inclusa e prezzo contenuto a 60 euro. In tre giorni raggiungeremo circa 2.000 presenze».

Antonio Pappano, del Ristorante Taverna degli Artisti, segnala una tenuta mista:
«Le prenotazioni alberghiere sono buone, anche se sotto la media storica. Il ristorante è quasi al completo su due turni, soprattutto grazie ai clienti abituali, che rappresentano circa il 70%. Molte richieste per cenoni e pensione completa, ma restiamo fedeli al nostro menù alla carta».

Più critica e strutturata l’analisi di Lucio Paesani, del Coconuts:
«Il format va ripensato. Dai grandi eventi in piazza si è passati al Capodanno diffuso, ma oggi non bastano più i concerti: sono ovunque. I budget pubblici calano, i costi aumentano. Rimini regge grazie a chi lavora ogni giorno: albergatori, locali, ristoratori. Al porto abbiamo aperto tre attività in più rispetto allo scorso anno e ci siamo autotassati per le luminarie. La nostra cupola invernale è un simbolo di un modo diverso di vivere il mare d’inverno. Serve però una vera rivoluzione: un progetto condiviso, decisioni concrete e coinvolgimento reale delle istituzioni. Se il Sindaco chiama, noi ci siamo».

La posizione di Conflavoro

A tirare le somme è Corrado Della Vista, presidente provinciale di Conflavoro PMI Rimini:
«Questo Natale dimostra che per sostenere turismo e ristorazione serve una strategia coordinata e lungimirante. Chi ha strutturato un’offerta completa e accessibile ha lavorato bene, ma la programmazione deve essere condivisa su scala territoriale più ampia. Eventi pensati per singole piazze rischiano di disperdere risorse. È necessario un progetto integrato tra comuni, coinvolgendo comitati, proloco e realtà locali. Portare iniziative anche nei lungomari e nelle periferie può rafforzare l’intero sistema turistico, non solo i centri storici. Conflavoro continuerà a portare la voce delle imprese sui tavoli decisionali».

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