Fileni e consumo di suolo, Comune di Maiolo attacca: "Basta fake news, non siamo Shanghai"
L'amministrazione comunale di Maiolo difende la propria gestione e smentisce notizie false sul consumo di suolo.

Riceviamo e pubblichiamo dall’amministrazione comunale di Maiolo il seguente comunicato, a rettifica dell’articolo pubblicato il 5 dicembre, riportante alcune dichiarazioni del Comitato Per la Valmarecchia.
Maiolo come Shanghai: una situazione insostenibileSe hai cliccato per aprire questa notizia abbiamo raggiunto lo scopo, poco etico sicuramente, ma è quello cha fa una buona parte della stampa: creare un titolo ad effetto per accaparrarsi qualche click in più.
Non importa poi se la notizia è vera o falsa, basta lasciare la possibilità di replicare al malcapitato di turno e ci si lava così la coscienza.
Come amministrazione comunale di Maiolo abbiamo sempre cercato di lavorare cercando di non cadere mai nel tranello, ma ora che la misura è colma è il caso di scrivere due righe sperando possano essere definitive.
È una risposta che vogliamo dare ai cittadini, maiolesi e vicini di casa, non è certo una risposta a chi, falso e tendenzioso, frequenta la nostra bellissima valle con il solo scopo di cercare visibilità per se stesso e le proprie ideologie.
Il comune di Maiolo si caratterizza “purtroppo” per la bassa densità demografica, con basso consumo del suolo, assenza di fabbriche ed industrie inquinanti. Le aziende esistenti sono esclusivamente agricole per la maggior parte biologiche con particolare attenzione alla cura ed al mantenimento del territorio.
“Maiolo prima in classifica per consumo di suolo”, un titolo falso e fuorviante poiché, documenti alla mano, negli ultimi tre anni i permessi di costruire sono stati 0 (zero) .
Probabilmente si fa riferimento ad un permesso di “ristrutturazione aziendale mediante demolizione e ricostruzione con diminuzione di altezze e volumi” , questo recita nello specifico un intervento che interessa il comune di Maiolo, con proposta progettuale di ridurre la superficie utile lorda da 45.785,43 a 28.018,97 metri quadrati.
Questi sono numeri reali e precisi.
Su un quotidiano locale Gianluca De Angelis di IRES (un istituto collegato direttamente alla CGIL) non bada a spese parlando addirittura di 14,6 ettari di nuova cementificazione (146.000 mq , circa 200 volte la piazza di Novafeltria di nuove costruzioni). Qualcun altro parla di 54 mq per abitante (quasi 4,5 ettari di nuova cementificazione). Il rapporto Ires parla invece di 2 ettari.
Numeri sparati letteralmente a caso, la realtà è totalmente diversa, la documentazione ufficiale è pubblica e basterebbe informarsi prima di scrivere, o se proprio non lo si vuole fare, basterebbe valutare con attenzione le fonti dalle quali si prendono informazioni. Ma oggi più che mai lo spazio che separa l’informazione dalla disinformazione sta drasticamente riducendo la sua superficie, e questo sì che è un grosso problema.