Fine di un'era: addio alle cabine telefoniche a Santarcangelo
Resteranno attive solamente in punti sensibili come ospedali, carceri e caserme


Santarcangelo si appresta a salutare un simbolo di un’epoca passata: le cabine telefoniche. Con la rimozione degli ultimi due telefoni pubblici, un pezzo di nostalgia e ricordi andrà via insieme a loro. Queste cabine, testimoni di innumerevoli conversazioni, segreti condivisi e momenti di bisogno, hanno segnato la vita di generazioni di cittadini.
Dalle prime chiamate timide fatte di nascosto da giovani innamorati, alle richieste di soccorso in situazioni di emergenza stradale, le cabine telefoniche hanno giocato un ruolo importante nella vita quotidiana. Tuttavia, con l’avvento dei telefoni cellulari, questi monumenti nostalgici sono diventati sempre più rari, fino a diventare quasi degli oggetti archeologici.
Le ultime due di Santarcangelo, una posizionata in piazza Ganganelli e l’altra lungo viale Marini, sono le testimonianze tangibili di questo passato. Ma il progresso non può essere fermato, e queste cabine non fanno eccezione. Un annuncio da Telecom ha confermato che la sforbiciata in corso coinvolgerà tutte le cabine telefoniche in Italia, tranne alcune eccezioni come ospedali, carceri e caserme.
Questa decisione segna la fine di un’era, ma allo stesso tempo apre la strada a un futuro sempre più digitalizzato. Gli smartphone hanno soppiantato le cabine telefoniche, portando con sé la comodità di comunicare ovunque e in qualsiasi momento. Nonostante il cambiamento inevitabile, resta la nostalgia per le conversazioni condivise all’interno di queste piccole stanze rosse e le storie che hanno attraversato le loro pareti. Mentre Santarcangelo si prepara ad abbracciare il futuro senza cabine telefoniche, rimarranno le immagini e i ricordi di un’epoca in cui una chiamata da una cabina poteva essere il punto di partenza di avventure e connessioni umane.
