Flotilla, Croatti racconta al ritorno in Italia: "Attaccati da navi da guerra e arrestati con i mitra spianati"

Il senatore riminese: "Parlamentari privilegiati? Eravamo su quelle navi per il nostro ruolo diplomatico"

A cura di Riccardo Giannini Redazione
03 ottobre 2025 17:08
Flotilla, Croatti racconta al ritorno in Italia: "Attaccati da navi da guerra e arrestati con i mitra spianati" - Marco Croatti
Marco Croatti
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Il senatore riminese Marco Croatti è tornato in Italia dopo il viaggio sulla Flotilla e il fermo delle autorità israeliane. "A chi afferma che i Parlamentari siano dei privilegiati dico che proprio per il ruolo diplomatico eravamo su quelle navi. Volevamo far pesare questa carica a livello di attenzione mediatica e per estendere la possibilità di avere canali comunicativi e contatti più diretti con la Farnesina; proteggere dunque tutti gli equipaggi", le sue parole arrivato all'aeroporto di Fiumicino. "Ora c'è rabbia, non sollievo, per essere tornato a casa e chiedo che si faccia quanto possibile per liberare tutti gli attivisti che sono detenuti illegalmente", ha aggiunto.

"Direi - le parole di Croatti all'Ansa- che è stato così in queste settimane di navigazione, fino ad oggi, quando proprio per il nostro peso, forse ingombrante per Israele, ci hanno immediatamente liberati. Anzi si sono liberati di noi. Ora c'è rabbia perché gli altri attivisti sono ancora detenuti, non riesco a pensare ad altro. Si tenga l'attenzione altissima e si compia ogni sforzo affinché siano liberati subito". Ancora Croatti: "Attivisti pacifici che portavano aiuti umanitari per Gaza sono stati attaccati in acque internazionali da 20 navi da guerra israeliane e arrestati con mitra spianati. Ciascuno tragga le sue conclusioni. Sono stato sempre insieme agli altri attivisti, siamo stati schedati e spostati su vari furgoni ed abbiamo avuto momenti difficili e di incertezza".

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