Flotilla, oggi l’espulsione di 170 attivisti: legali denunciano 'gravi abusi subiti in carcere'
Tra loro ci sono anche 15 cittadini italiani


Il servizio penitenziario israeliano ha comunicato agli avvocati di Adalah, l’organismo legale che assiste il movimento Global Sumud Flotilla, che nella giornata di oggi saranno espulsi circa 170 attivisti. La comunicazione, tuttavia, non fornisce dettagli su nomi, nazionalità o destinazioni finali dei fermati.
Tra loro ci sono anche 15 cittadini italiani, il cui rientro è stato confermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Partiranno con un volo charter diretto ad Atene – ha dichiarato – e saranno assistiti dalla nostra ambasciata sia al momento della partenza sia in Grecia per il successivo trasferimento verso l’Italia”.
Gli avvocati di Adalah hanno denunciato “gravi abusi” nelle condizioni di detenzione: celle sovraffollate, alcuni costretti a dormire sul pavimento, scorte di acqua e cibo insufficienti. Secondo le testimonianze raccolte negli ultimi due giorni, a diversi fermati sarebbero stati negati anche farmaci salvavita, aggravando ulteriormente la situazione sanitaria dei detenuti.
Il caso solleva nuove preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani e sul trattamento dei partecipanti alla Flotilla, con osservatori internazionali e organizzazioni per la tutela legale che chiedono chiarimenti urgenti alle autorità israeliane.