Fmi all’Italia: “Deficit dimezzato, ma serve lavorare sul debito”
Meloni a Samarcanda: accordi per 3 miliardi

L’Italia sta compiendo progressi significativi sul fronte dei conti pubblici, ma la strada verso la sostenibilità del debito resta lunga. È quanto emerge dal rapporto annuale del Fondo Monetario Internazionale (Article IV), che riconosce i passi avanti compiuti dal nostro Paese nella riduzione del disavanzo, ma invita a non abbassare la guardia.
Secondo il Fmi, “l’Italia ha dimezzato il deficit e il saldo primario è tornato in attivo”, con le autorità che prevedono un’ulteriore riduzione graduale nei prossimi anni. Tuttavia, l’istituzione di Washington sottolinea come sia necessario un avanzo primario del 3% del PIL entro il 2027 per garantire un calo significativo del debito pubblico e limitare le vulnerabilità economiche.
“Raggiungere questo obiettivo richiederà ulteriori sforzi nel breve termine rispetto a quanto già previsto nei piani fiscali delle autorità”, avverte il Fondo, indicando quindi la necessità di ulteriori misure di consolidamento, in un contesto economico ancora complesso e influenzato dalle tensioni geopolitiche e dall’andamento dei tassi d’interesse.
Intanto, sul fronte internazionale, la premier Giorgia Meloni è in visita a Samarcanda, in Uzbekistan, dove ha firmato una serie di accordi bilaterali con il presidente Shavkat Mirziyoyev. Gli accordi prevedono investimenti per oltre 3 miliardi di euro, destinati a settori chiave come energia, infrastrutture, agricoltura e tecnologie.
“La collaborazione con l’Uzbekistan rappresenta un’opportunità strategica per rafforzare la presenza italiana in Asia Centrale e sostenere le nostre imprese in una regione in forte crescita”, ha dichiarato Meloni, sottolineando l’importanza di “una politica estera orientata alla crescita economica e alla sicurezza energetica”.
Gli accordi siglati a Samarcanda si inseriscono in una più ampia strategia di politica estera economica del governo, che mira a diversificare i partner commerciali e rafforzare il ruolo dell’Italia nei principali scenari internazionali.