Frontalieri tra Rimini e San Marino: Alice Parma chiede tutele fiscali e sociali in Regione

"Bisogna intervenire per la disparità di trattamento, l’inadeguata indicizzazione della franchigia fiscale, il riconoscimento parziale del credito d’imposta e tanto altro"

A cura di Redazione
23 luglio 2025 17:42
Frontalieri tra Rimini e San Marino: Alice Parma chiede tutele fiscali e sociali in Regione -
Condividi

 Alice Parma, consigliera regionale del Partito Democratico, ha presentato un ordine del giorno al Documento di Economia e Finanza regionale per garantire un impegno a favore dei lavoratori frontalieri tra Rimini e San Marino. 

Le dichiarazioni: 

“Il fenomeno del lavoro transfrontaliero tra la Repubblica di San Marino e l’Emilia-Romagna rappresenta una realtà importante per la Provincia di Rimini. Negli ultimi anni, il numero dei lavoratori frontalieri italiani impiegati a San Marino è cresciuto di circa 3000 unità, superando nel 2024 le 25.000 persone, di cui oltre il 70% risiede nel territorio riminese ed è nostro concittadino”

"La Regione Emilia-Romagna ha da tempo stabilito rapporti di collaborazione con la Repubblica di San Marino in diversi ambiti strategici, dalla gestione dei rifiuti alla sanità, fino al settore aerospaziale, dimostrando la volontà di costruire una cooperazione transfrontaliera forte e sostenibile - prosegue Parma - Persistono però significative difficoltà che riguardano i diritti fiscali e sociali dei lavoratori frontalieri: disparità di trattamento, come l’inadeguata indicizzazione della franchigia fiscale, il riconoscimento parziale del credito d’imposta, la mancata applicazione della legge 104/1992 per l’assistenza a familiari disabili e l’esclusione da alcuni bonus sociali e fiscali destinati ai lavoratori residenti in Italia. La situazione più grave riguarda però la doppia imposizione fiscale che da oltre due anni colpisce pensionati ex frontalieri residenti nel riminese, a causa di una interpretazione restrittiva da parte dell’Agenzia delle Entrate regionale. Questa doppia tassazione è in palese contraddizione con la Convenzione bilaterale tra Italia e San Marino, che tutela l’imposizione fiscale in un solo Paese per le prestazioni pensionistiche, come confermato anche dalla giurisprudenza”.

“A peggiorare la situazione, mentre altri Paesi hanno beneficiato di riduzioni di aliquote per ex frontalieri, i lavoratori italiani frontalieri a San Marino restano esclusi da tali misure di equità fiscale. E la recente proposta sammarinese di introdurre un’Imposta Generale sui Redditi, se confermata, rischia di gravare ulteriormente sui frontalieri, spostando su di loro il peso delle politiche fiscali”. 

Con l’ordine del giorno, presentato da Parma e sottoscritto da Emma Petitti in sede di discussione del bilancio regionale, la consigliera dem, consapevole che le materie fiscali e tributarie sono di competenza esclusiva dello Stato, chiede in primis alla Giunta di impegnarsi formalmente per l’apertura di un tavolo tecnico tra i Ministeri italiani e le autorità sammarinesi, al fine di garantire la corretta applicazione della Convenzione bilaterale e affrontare le numerose questioni aperte.

 “Propongo poi l’istituzione di un Osservatorio permanente sul fenomeno del frontalierato, da promuovere con la Provincia di Rimini e la Repubblica di San Marino, per monitorare i flussi di lavoratori e trovare soluzioni condivise alle criticità fiscali, sociali e lavorative. Come Regione Emilia-Romagna continueremo a farci portavoce delle istanze del frontalierato con il Governo. L’obiettivo è tutelare con efficacia i diritti dei lavoratori frontalieri, garantendo loro un trattamento fiscale e sociale equo, nel rispetto delle normative e della collaborazione tra i due Stati” conclude la vice capogruppo Pd in consiglio regionale. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Altarimini sui social