Fuga dei medici dal pronto soccorso, da Novafeltria critiche all'Ausl: "Paghe non adeguate"
Una nota stampa del comitato Giù le mani dall'ospedale di Novafeltria

Fuga dei medici dal pronto soccorso motivata non solo dallo stress ma anche da una retribuzione non adeguata. In una nota stampa il Comitato Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria, riporta una lettera inviata dal D.G. dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori al comitato dei Medici di Medicina Generale. Nel messaggio viene chiesto l’adeguamento dei compensi per i medici impiegati nei Cau, Ppi e Pronto soccorso. “In considerazione dell’aumento dello sforzo richiesto ai professionisti e come riconoscimento dell’impegno profuso per il complesso delle attività da sviluppare presso tali strutture” si legge nella lettera “ritengo opportuno proporre a codesto Comitato l’equiparazione delle tariffe orarie corrisposte, adeguando il compenso previsto per attività in PPI/PS ai 42€ per ora”.
Il Comitato nella nota commenta questo aumento rispetto alle notizie ricevute in passato sulla mancanza di professionisti nei punti di urgenza medica. “Ci siamo sempre chiesti la motivazione della fuga dei medici dai Pronto soccorso, si è sempre parlato di stress , di alte responsabilità , che il privato pagava di più . Ma che il loro gettone, perché di questo si tratta, valesse circa 27 euro all’ora non lo avremmo mai sospettato”.
Di seguito la nota stampa del Comitato
Il giorno 2 febbraio il DG dell’Ausl della Romagna dr. Carradori ha scritto ai Componenti del Comitato MMG la seguente lettera avente per oggetto : Medici del ruolo unico di assistenza primaria a ciclo orario – tariffe attività CAU, PPI e Pronto Soccorso
“La D.G.R. n. 939/2023,”Verbale di Intesa fra la R.E.R. e le OO.SS. dei Medici di Medicina generale per il coinvolgimento dei Medici del ruolo unico di assistenza primaria nelle strutture territoriali per urgenze a bassa complessità (CAU)” prevede una remunerazione oraria pari a 42 € per ogni ora di attività, “in considerazione dell’aumento dello sforzo richiesto ai professionisti e come riconoscimento dell’impegno profuso per il complesso delle attività da sviluppare presso tali strutture”.
Dato atto che analogo sforzo e impegno viene richiesto ai Medici del ruolo unico di assistenza primaria con incarico a ciclo orario operanti presso PPI e Pronto Soccorsi aziendali, che con la loro disponibilità assicurano un contributo di innegabile valore alla sostenibilità del sistema, ritengo opportuno proporre a codesto Comitato l’equiparazione delle tariffe orarie corrisposte, adeguando il compenso previsto per attività in PPI/PS ai 42€ per ora, di cui alla D.G.R. 939/2023 sopra richiamata.
Distinti saluti. Tiziano Carradori (documento firmato digitalmente)
“Verrebbe da fare una prima considerazione almeno a qualcosa sono serviti i CAU: a raddoppiare il compenso dei medici che operano presso i PPI e PS Ci siamo sempre chiesti la motivazione della fuga dei medici dai Pronto soccorso , si è sempre parlato di stress, di alte responsabilità, che il privato pagava di più. Ma che il loro gettone, perché di questo si tratta, valesse circa 27 euro all’ora non lo avremmo mai sospettato. Ci hanno sempre detto che non riuscivano a trovare medici da impiegare nel nostro Punto di primo intervento . Finalmente oggi scopriamo il perché. ”