Gaza, allarme per 100.000 bambini a rischio morte imminente: mancano latte e integratori
Le autorità di Gaza denunciano un “disastro umanitario senza precedenti” mentre Londra annuncia l'invio di aiuti aerei. Israele e Onu si scambiano accuse sulla gestione dei rifornimenti

Secondo l’Ufficio governativo per i media di Gaza, 100.000 bambini sotto i due anni, tra cui 40.000 neonati, rischiano di morire nei prossimi giorni a causa della totale assenza di latte e integratori nutrizionali. La chiusura dei valichi e le difficoltà nell’ingresso degli aiuti hanno aggravato la crisi, definita dalle autorità locali una “deliberata politica di fame”.
Israele, tramite il Cogat, ha dichiarato che circa 90 camion di cibo sono entrati a Gaza nelle ultime ore e che centinaia di pallet Onu attendono ancora di essere distribuiti. Tuttavia, secondo il New York Times, non vi sarebbero prove di un sistematico saccheggio degli aiuti da parte di Hamas, come sostenuto da Israele.
Nel frattempo, il premier britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito è pronto a inviare aiuti umanitari per via aerea, collaborando con la Giordania, e ha ribadito la necessità di un futuro riconoscimento dello Stato di Palestina “all’interno di una più ampia soluzione a due Stati”. Israele ha da poco autorizzato lanci aerei di aiuti anche da Emirati e Giordania, ma le agenzie umanitarie giudicano la misura insufficiente per far fronte all’emergenza.