Gaza, oltre cento Ong denunciano una carestia di massa: “Civili uccisi mentre cercano cibo”

Oltre 100 organizzazioni umanitarie chiedono un cessate il fuoco immediato: bambini muoiono di fame, migliaia di tonnellate di aiuti bloccati. Cresce l’indignazione internazionale contro Israele

A cura di Redazione
23 luglio 2025 13:37
Gaza, oltre cento Ong denunciano una carestia di massa: “Civili uccisi mentre cercano cibo” - © Ansa
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La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli catastrofici. Più di cento Ong, tra cui Medici Senza Frontiere, Oxfam e Amnesty International, denunciano una “carestia di massa” in corso, aggravata dai bombardamenti e dal blocco degli aiuti. Solo negli ultimi giorni, 33 persone — tra cui 21 bambini — sono morte di fame, mentre almeno 63 civili sono stati uccisi dagli attacchi israeliani, 26 dei quali stavano cercando cibo.

Secondo l’ONU, oltre mille palestinesi sarebbero stati colpiti dall’esercito israeliano mentre tentavano di raggiungere centri di distribuzione degli aiuti. Intanto, migliaia di tonnellate di cibo, acqua e medicine restano ferme ai confini a causa delle restrizioni israeliane.

Un documento firmato da 29 Paesi, tra cui Italia, Francia, Regno Unito e Giappone, accusa apertamente Israele: "Uccidere affamati è indifendibile". Sul piano diplomatico, Londra e Parigi valutano il riconoscimento dello Stato palestinese, mentre a Roma si lavora a una nuova proposta di cessate il fuoco da parte degli Stati Uniti.

Anche il mondo cattolico si unisce alle condanne: il patriarca latino di Gerusalemme ha definito “moralmente ingiustificabile” l’operato israeliano. Intanto, l’Iran minaccia ritorsioni militari e la situazione continua a peggiorare. Il tempo per evitare un disastro irreversibile sta per scadere.

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