Gelo tra Mosca e Kiev, sfuma l’ipotesi di un incontro Putin-Zelensky
Trump si defila dalla mediazione, Meloni rilancia un piano europeo per garantire sostegno militare entro 24 ore in caso di attacco russo

Si allontana la possibilità di un faccia a faccia tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha ribadito che «non ci sarà alcun bilaterale senza un accordo preliminare sulle garanzie di sicurezza», raffreddando così le aspettative su un dialogo diretto con il Cremlino.
Sul fronte diplomatico, Donald Trump — che in passato aveva ventilato un ruolo da mediatore — avrebbe deciso di fare un passo indietro. A rivelarlo sono fonti della Casa Bianca citate dal Guardian, secondo cui l’ex presidente non intende più porsi come intermediario nella crisi tra Russia e Ucraina.
Intanto, in Europa si rafforza il dibattito su nuove misure di sicurezza per Kiev. La premier italiana Giorgia Meloni ha proposto un meccanismo che obbligherebbe gli alleati a pronunciarsi entro 24 ore sulla possibilità di fornire supporto militare all’Ucraina in caso di un nuovo attacco russo. Una garanzia che, se approvata, rappresenterebbe un impegno immediato e concreto per la difesa del Paese invaso.
In parallelo, l’attenzione si concentra anche sulle indagini sul sabotaggio al gasdotto Nord Stream, avvenuto nel settembre 2022 nel Mar Baltico. A Rimini, dove si trovava in vacanza con la famiglia, è stato fermato un cittadino ucraino di 49 anni, ritenuto dagli inquirenti uno dei responsabili dell’attacco. (Vedi notizia)