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Vannacci a Pennabilli, Orizzonte Comune: "Teatro riapre solo per il suo libro inno all'odio razziale e di genere"

Il 12 ottobre, il generale Vannacci presenterà il suo libro "Il mondo al contrario" a Pennabilli, suscitando critiche da Orizzonte Comune, che accusa l'amministrazione di utilizzare il teatro solo per promuovere contenuti controversi.

A cura di Redazione
08 ottobre 2023 13:37
Vannacci a Pennabilli, Orizzonte Comune: "Teatro riapre solo per il suo libro inno all'odio razziale e di genere" - Il Generale Vannacci
Il Generale Vannacci
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Giovedì 12 ottobre il generale Vannacci sarà a Pennabilli, al Teatro Vittoria, per presentare il libro “Il mondo al contrario”. L’appuntamento si terrà al teatro Vittoria: sul palco sarà presente anche il sindaco Mauro Giannini, con il quale ha condiviso l’esperienza nell’Esercito e condivide le idee che costituiscono l’impianto ideologico del libro.

L’opposizione insorge, accusando l’amministrazione comunale di non aver mai utilizzato il teatro, di non aver mai promosso una stagione teatrale, “magari facendo rete con i teatri presenti nelle località limitrofe” e di averlo riaperto solamente per presentare “il controverso libro del generale Vannacci“.

Un libro, rimarcano i consiglieri di Orizzonte Comune, che è “inno all’odio razziale e di genere“.

“Non si può infatti definire una libera espressione di opinione, perché è in aperto contrasto con i valori fondanti della Costituzione Italiana che al contrario promuove l’uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di nazionalità, genere, religione e orientamento sessuale”, evidenziano i consiglieri.

Il teatro Vittoria, rimarcano nella nota, sin dalla sua apertura ha ospitato “personaggi illustri del calibro del Dalai Lama, Luis Sepulveda, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Vittorio Sgarbi con l’obiettivo di intrattenere un pubblico trasversale”, mentre oggi “viene utilizzato per la presentazione di un libro contenente idee disgreganti, scritto da un autore che a causa di tale libro è stato rimosso dall’incarico di comandante dell’istituto Geografico militare, non dai soliti sinistroidi, ma dal governo più a destra della recente storia italiana”.

Orizzonte Comune accusa il sindaco Giannini: “È curioso che il sindaco tagliaerba, spalaneve, boscaiolo, uomo del popolo improvvisamente si interessi di cultura. Non è stato così quando associazioni ed autori locali hanno chiesto il teatro per manifestazioni di interesse pubblico capaci di unire e promuovere Pennabilli a livello turistico. Purtroppo ancora una volta agisce nell’interesse di una sola corrente, non per avvicinare ed intrattenere la comunità attraverso una manifestazione di interesse collettivo, ma per alimentare disgregazione e fobie di cui abbiamo così poco bisogno”.

Generale Vannacci, Orizzonte Comune: “L’Italia non è un Paese invivibile”

Orizzonte Comune critica apertamente anche l’iniziativa editoriale del generale Vannacci: “Non ci riconosciamo nell’analisi di un’Italia idolatrata e infamata allo stesso tempo. Infatti a detta dell’autore, prima l’Italia è la nazione che preferisce anche solo per il fatto di sentirla sua e frutto degli sforzi dei suoi avi, poco dopo diventa invece un Paese invivibile, dove il crimine è impunito, le donne non vogliono più fare le madri, gli anziani sono abbandonati, le lobby gay tramano sotterfugi per impossessarsi del potere”.

“Purtroppo il successo di questo libro– evidenziano – riflette lo stile di una politica urlata, fatta di proclami piuttosto che di fatti, che ben conosciamo anche nella nostra piccola realtà. Una politica che invece di risolvere i problemi concreti, come tante volte ha promesso di fare, incita alla disgregazione, all’isolamento e all’evocazione di spauracchi”.  

Ci auguriamo – chiosano i consiglieri di Orizzonte Comune – che il teatro torni ad essere un luogo di sviluppo sociale e culturale di una comunità da sempre così sensibile alla cultura come Pennabilli, che ormai da troppo tempo è agli onori della cronaca per fatti che scalfiscono tutto quello che di importante è stato fatto nel passato, un luogo che dovrebbe essere vissuto quotidianamente dalla collettività, che necessita di una gestione strutturata e in grado di promuovere lo sviluppo culturale del paese”.

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