Gestione del salvataggio in spiaggia al Comune di Rimini per migliorare il servizio: la proposta

Gioenzo Renzi sostiene la protesta dei marinai di salvataggio a Rimini e propone di affidare al Comune la gestione del servizio

Doppio salvataggio in mare Marinai di salvataggio

Gioenzo Renzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Rimini, appoggia la “battaglia” dell’associazione dei marinai di salvataggio, contrari alla nuova ordinanza regionale che prevede, dalle 12.30 alle 14.30, il servizio di salvataggio a torrette alternate. Una torretta, in quella fascia oraria, dovrà sorvegliare 300 metri di spiaggia e non 150.

Scelta che ha scatenato le proteste dei marinai di salvataggio, una protesta cavalcata da Renzi, che però propone una riforma: affidare al Comune la gestione e la regolamentazione del servizio di salvataggio. Una riforma della quale si farebbero promotori i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, proponendo appunto una legge regionale per l’istituzione e la responsabile regolamentazione del servizio pubblico di salvataggio.

“Secondo il Codice della Navigazione – scrive Renzi – la concessione di un bene demaniale, come la spiaggia, doveva garantire determinati servizi a favore del pubblico, forniti dal concessionario. La Capitaneria di Porto, rilasciando l’atto di concessione di uno stabilimento balneare, imponeva al beneficiario la gestione del servizio di salvamento. Gravando tale onere sui concessionari, costoro hanno cercato di soddisfare l’obbligo normativo, sostenendo il minore costo possibile, in merito al periodo di servizio, al numero degli addetti, orari”.

“Per questo trasponendo la responsabilità e la gestione dei salvataggio, all’ambito pubblico, potremmo ottenere un miglioramento del servizio, con operatori preparati, mezzi idonei e adeguata tutela delle aree di balneazione”, evidenzia il capogruppo.

La copertura dei costi del servizio, suggerisce Renzi, “può avvenire per mezzo dei canoni demaniali, e sarebbe coerente a garantire la sicurezza delle nostre spiagge”.

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