Giacomo Parigi è un titolarissimo del Rimini. Mercato, fari sulla difesa: servono 3 acquisti
Giacomo Parigi al Rimini, una scelta tecnica. Le prossime mosse di mercato


di Riccardo Giannini
Giacomo Parigi arriva al Rimini per essere titolare, erede designato di Morra. Diversi tifosi biancorossi nella giornata di ieri (sabato 20 luglio) mi hanno chiesto se Parigi fosse o meno il titolare nella scacchiera di Buscè.
La risposta è affermativa, anche se poi sarà il campo a stabilire le definitive gerarchie: Cernigoi ha esperienza e voglia di riscatto dopo una stagione caratterizzata da una sola rete, siglata ai playoff, Ubaldi ha messo gol pesanti nel suo curriculum ed è ben motivato a scalare le posizioni in rosa.
Parigi è un investimento significativo fatto da questa società: che ha versato un indennizzo all’Arzignano per il cartellino e fatto firmare al giocatore un contratto biennale con opzione per il terzo. I tifosi storcono il naso guardando al dato statistico: mai in doppia cifra in carriera.
Morra, prima di arrivare al Rimini, per due volte aveva passato la doppia cifra (alla Pro Vercelli e al Piacenza). Santini una sola, due considerando anche i dilettanti. Come diceva un ex direttore sportivo del Rimini, in C solo uno stretto numero di squadre può acquistare l’attaccante da doppia cifra, le altre devono ingegnarsi. Il Rimini nelle ultime due stagioni ha pescato bene, vedremo se il tris riuscirà.
Ma ad ogni modo c’è da tenere in considerazione un’ulteriore tendenza, osservata anche all’Europeo da poco disputatosi in Germania: il ruolo del centravanti goleador è in estinzione. In una squadra moderna e vincente, il centravanti deve avere fisicità e saper giocare per la squadra, il che significa lavorare in fase di non possesso e non limitarsi solo alle sponde aree, ma saper lavorare il pallone anche quando questo viaggia…in basso. Conta in sostanza la mole di gioco e di gol prodotta dalla squadra collettivamente, è in desuetudine l’idea di squadra che gioca per fare segnare un giocatore (fatta eccezione per il Portogallo con Cristiano Ronaldo..). Scordatevi i Filippo Inzaghi, in sostanza: piano piano nel calcio non esisteranno più.
Parigi ha sicuramente le caratteristiche del centravanti moderno (ovviamente in proporzione alla categoria di riferimento). Inoltre ha una forte motivazione nel vestire la maglia biancorossa. Lo si evince dalle parole del suo procuratore.
E c’è un ulteriore buon segnale. Parigi è una scelta precisa dell’area tecnica. In Italia, specie ai piani superiori, sono pochissime le operazioni di calciomercato frutto di puro scouting e di scelte precise dei direttori sportivi: a fare il bello e il cattivo tempo sono procuratori e soprattutto intermediari, allettati delle cospicue commesse e commissioni. In Serie A il tanto decantato Sartori, nuovo idolo di un calcio italiano che ha sempre bisogno di costruirsi degli eroi, ha preso Holm, Miranda e Dallinga, giocatori proposti a mezza serie A (e paradossalmente scartati da mezza serie A).
Giacomo Parigi, una scelta tecnica
Parigi non è una scommessa dunque, ma una scelta ponderata. Per il successo del Rimini, sarà fondamentale però il lavoro in fase di rifinitura e di finalizzazione di Dobrev, lui sì associabile al concetto di scommessa, ma che potenzialmente può diventare il fulcro della manovra offensiva.
In avanti serve un altro esterno: Capone si è aggregato in ritiro, verrà valutato. In caso di mancata conferma dell’ex milanista o di partenza di Accursi, un altro tassello arriverà. La strategia di mercato del Rimini è chiara. I fari ora sono puntati sulla difesa, perché gli altri due reparti sono completi. Ma il mercato vive di opportunità e il Rimini si farà trovare pronto. Anche a centrocampo, ma solo in caso di uscita di Lombardi e di uno tra Megelaitis e Garetto. L’idea è aggiungere una mezzala di qualità, non necessariamente Under.
Sotto il profilo degli Under infatti il Rimini è in una buona situazione rispetto a un anno fa: un titolare è in attacco, Chiarella, a centrocampo c’è Malagrida, più l’alternativa Leoncini, in difesa Longobardi sulla destra e al centro c’è la possibilità Lepri. Giocatori che hanno già esperienza di categoria, non “piombati” nel calcio professionistico dalla Primavera.
Ora il Rimini deve inserire un centrale over e due terzini (uno dei due Under). La squadra grossomodo è fatta: una situazione ben diversa da quella di 12 mesi fa.