Giorgio Armani: aperti i testamenti segreti. Emergono due documenti manoscritti firmati dallo stilista

Il primo datato 15 marzo, il secondo il 5 aprile: entrambi scritti di pugno, sigillati e resi ufficiali il 9 settembre davanti al notaio

A cura di Glauco Valentini Redazione
11 settembre 2025 17:45
Giorgio Armani: aperti i testamenti segreti. Emergono due documenti manoscritti firmati dallo stilista - © Ansa
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Due testamenti segreti, scritti di proprio pugno e conservati sotto sigillo, sono stati finalmente aperti e pubblicati per Giorgio Armani. › È quanto emerge dall’archivio notarile di Milano, con riferimento ai documenti curati dal notaio Elena Terrenghi.

Il primo dei due testamenti è datato 15 marzo 2025, il secondo 5 aprile 2025. Entrambi i documenti erano in forma segreta: manoscritti, messi in busta sigillata. L’apertura ufficiale, ossia la pubblicazione dei testamenti, è avvenuta il 9 settembre 2025. Fino a quel momento, solo Armani conosceva il contenuto dei due testamenti.

Situazione attuale e potenziali conseguenze

Non sono ancora stati resi noti i contenuti dei testamenti; si ignorano le disposizioni specifiche circa la distribuzione dei beni, il ruolo dei collaboratori, o le particolari volontà in tema di patrimonio. Armani, scomparso il 4 settembre 2025, non aveva figli né coniuge — condizioni che, secondo la legge italiana, lo liberano da vincoli di “quota di legittima”, ovvero le parti di eredità che spettano obbligatoriamente a coniuge e figli. Tra gli eredi individuati figurano tre nipoti: Silvana e Roberta (figlie del fratello Sergio, premorto) e Andrea Camerana (figlio della sorella Rosanna). Vi è anche il nome di Leo Dell’Orco, storico collaboratore dello stilista, coinvolto in precedenti piani societari.

Il contesto: la maison, la Fondazione e il lascito

È noto come Armani abbia creato la Fondazione Armani alcuni anni fa, assieme al compagno storico Leo Dell’Orco e al banchiere Irving Bellotti. Alcune indiscrezioni nei giorni scorsi suggerivano che la Fondazione potesse avere un ruolo centrale nel garantire stabilità nella governance del gruppo.

Anche lo statuto della società è stato aggiornato nel tempo (notizie degli ultimi anni) per prevedere diverse categorie di azioni con diritti di voto differenziati, ma diritti patrimoniali uguali, e per rafforzare la continuità, proteggere il marchio e salvaguardare l’indipendenza della maison.

L’apertura dei testamenti segreti di Giorgio Armani segna un passaggio fondamentale per il destino dell’eredità personale e dell’impero della moda che ha fondato. Sebbene molti dettagli restino ancora nell’ombra, la struttura politica e aziendale che lo stilista aveva impostato dà indizi forti circa la volontà di proteggere il marchio, assicurare il coinvolgimento di chi è stato vicino a lui, e garantire una gestione stabile del capitale. Nei prossimi giorni — allorché sarà reso noto almeno in parte il contenuto — si potranno comprendere meglio le sue ultime volontà.

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