Giorno del Ricordo: le immagini delle celebrazioni in provincia di Rimini
Grande partecipazione a Rimini, Santarcangelo, Bellaria e Riccione

Giorno del Ricordo: le celebrazioni a Rimini
“La pietra è muta, l’acqua è nera, ma sotto, sotto c’è un urlo. Un urlo che non si ode, che non ha voce, ma che avvelena il cuore. La pietra è fredda, ma dentro c’è una fiamma che brucia ancora. E non si può dimenticare chi è stato gettato nella notte del dolore.”
“In queste parole di Roberto Siliquini risuona la tragedia di chi è stato gettato nelle profondità delle foibe, dove l’orrore e il silenzio sembrano dilagare. La pietra, simbolo di quel luogo di morte, è ‘muta’, ma dentro di essa si cela un ‘urlo’ che non è mai stato dimenticato, un dolore che persiste nella memoria di chi ha vissuto e di chi oggi ha il compito di non farlo svanire nel buio.”
Sono state queste le parole di una delle commoventi riflessioni lette dagli studenti della classe V^ del Liceo Classico Giulio Cesare, presenti alla commemorazione, che hanno animato le celebrazioni di questa mattina sulla palata del porto di Rimini.
Un momento molto sentito a cui hanno partecipato l’assessore Francesco Bragagni, il Prefetto di Rimini Giuseppina Cassone, il rappresentante dell’Unione degli Istriani Giovanni Ruzzier e diverse autorità civili e militari, oltre ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, nonché le associazioni “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”, “Comitato Dieci Febbraio” e “Unione degli Istriani”.
Una commemorazione che non solo ricorda le tragiche vicende del passato, ma riafferma l’importanza di mantenere viva la memoria collettiva come fondamento per il futuro.
L’evento, come ogni anno, si è svolto con la deposizione di una corona di alloro ai piedi della “Biblioteca di Pietra”, sulla scogliera del nuovo molo, luogo simbolico dedicato all’esodo giuliano-dalmata, interamente costruito in pietra d’Istria. Un monumento realizzato nel 2014 grazie all’estro dell’artista riminese, nato a Fiume, Vittorio D’Augusta, che era presente alla celebrazione.
“La Biblioteca di Pietra”, come noto, ospita trenta opere letterarie, il cui titolo e autore sono incisi su targhe di ottone montate sui grandi blocchi di pietra. Accanto ai blocchi si erge un leggio musicale che si protende verso il mare, simboleggiando con semplicità e leggerezza il rispetto per la memoria storica.
“A volte le vittime che ricordiamo con la Giornata del Ricordo vengono definite profughi, ma in realtà non è proprio così” – ha dichiarato l’assessore Francesco Bragagni in un passaggio del suo intervento –. È più corretto parlare di esuli, perché essere profughi significa scampare da un fatto tragico, come un bombardamento, un terremoto o una calamità naturale, con la speranza poi di tornare nella propria casa. Essere esuli ha invece un significato diverso perché vuol dire partire da casa sapendo che non si potrà mai più tornare. È ciò che è successo a queste persone, che sono state strappate alle loro terre, alle loro case, vivendo il dramma del distacco per essere poi accolte con diffidenza e sospetto, proprio in virtù di quella falsificazione storica che ha contraddistinto questa tragica pagina della storia, vivendo per questo un’integrazione difficilissima.
Questa Giornata del Ricordo è particolare perché è la prima che arriva dopo una grave perdita della nostra comunità. Mi riferisco a Monica Paliaga, figura di grande spessore e riferimento imprescindibile per la nostra comunità. Per anni, Monica, come delegata provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha rappresentato un pilastro fondamentale nell’organizzazione e nella promozione delle iniziative commemorative legate ai tragici eventi del confine orientale, distinguendosi per rigore e dedizione. Posso testimoniare quanto abbia operato con grande attivismo e entusiasmo, battendosi per la realizzazione della Biblioteca di Pietra, il monumento ideato da Vittorio D’Augusta, che ci aiuta a preservare la memoria di questa immane tragedia. Voglio ringraziare gli studenti presenti e tutti coloro che con il loro impegno e la loro presenza si sono adoperati affinché questa giornata venga vista ogni anno con l’intensità e la commemorazione che merita.”
Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo proseguiranno questa sera con un importante appuntamento teatrale, alle ore 21 nel Teatro degli Atti, che ospiterà la rappresentazione di “Esodo pentateuco #2” (da Esodo di Diego Runco), uno spettacolo scritto da Diego Runco, Chiara Boscaro e Marco Di Stefano.
Il programma degli eventi poi proseguirà mercoledì 12 febbraio presso la Sala della Cineteca, con un doppio evento: alle ore 10 con l’incontro in cui Alessandro Quadretti dialogherà con gli studenti sulle vicende del confine adriatico, e alle ore 17:30 con la proiezione del film “L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’Esodo”, presentato da Domenico Guzzo (Direttore ISREC-FC) e Alessandro Quadretti.
Qui Santarcangelo
Si è svolta questa mattina (lunedì 10 febbraio) la commemorazione istituzionale di Santarcangelo per il Giorno del Ricordo, alla presenza delle autorità civili e militari, nonché della classi 3D e 3E della scuola primaria Pascucci: con l’occasione, la 3E ha preso parte anche a una visita guidata alla mostra fotografica “1944-2024. Per non dimenticare la Linea Gotica e il ricordo di una guerra”, allestita sempre al Musas.

Le celebrazioni a Riccione
Questa mattina, alle ore 12, la città di Riccione ha commemorato il Giorno del Ricordo con una cerimonia solenne presso il giardino intitolato a Norma Cossetto, situato tra i viali San Martino, Limentani, Da Verrazzano e la ferrovia. Alla presenza delle autorità cittadine, civili e militari, e della cittadinanza, è stata deposta una corona di alloro in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, rinnovando l’impegno della comunità nel custodire e tramandare la memoria di questa dolorosa pagina della storia italiana.
Il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, ha l’obiettivo di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. La città di Riccione, da sempre attenta al valore della memoria storica, ha voluto sottolineare ancora una volta l’importanza di questa ricorrenza con una cerimonia che ha visto la partecipazione di cittadini, studenti e rappresentanti delle istituzioni.
La figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana brutalmente uccisa a soli 23 anni e divenuta simbolo della tragedia delle foibe, è stata al centro della commemorazione. A lei, nel 2022, Riccione ha dedicato uno spazio verde in suo onore, rendendo omaggio anche alla Medaglia d’Oro al Merito Civile conferitale dal presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2005, quale “luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.
L’Amministrazione comunale ha rinnovato l’invito a tutta la cittadinanza a partecipare alla commemorazione, ribadendo il dovere di trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza e la consapevolezza di questi eventi storici.

Bellaria Igea Marina: inaugurata la nuova installazione in pietra d’Istria
Oggi, nel Giorno del Ricordo, si è tenuta una partecipata cerimonia commemorativa presso il Giardinetto intitolato alle Vittime delle Foibe. Qui, alla presenza dei ragazzi delle scuole e delle autorità, compresa una rappresentanza dei gruppi consigliari di opposizione e di maggioranza, sono state deposte una corona e una targa; inaugurata inoltre un’installazione, composta da pietra istriana, in memoria delle vittime e dei tragici fatti che interessarono il confine orientale nel secondo Dopoguerra. Le stesse vicende sono state oggetto anche della conferenza “Alle radici della violenza: breve e sanguinosa storia dei Balcani dal Medioevo al Novecento”, a cura di Andrea Santangelo ed alla quale hanno preso parte in mattinata gli studenti dell’I.C. “Rita Levi Montalcini”.
