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Talamello: ragazza di 15 anni scrive toccante lettera dedicata a Giulia Cecchettin

Giulia Cecchettin, la commovente lettera scritta da un'adolescente di Talamello

A cura di Redazione
28 novembre 2023 15:59
Talamello: ragazza di 15 anni scrive toccante lettera dedicata a Giulia Cecchettin - Giulia Cecchettin
Giulia Cecchettin
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di Riccardo Giannini

Una lettera toccante scritta in memoria di Giulia Cecchettin: l’autrice è Francesca, una 15enne di Talamello. A renderla pubblica è la vicesindaca Emanuela Belloni, nel ricordare l’appuntamento di sabato 2 dicembre, ore 10, al parco di Ca’ Fusino: per l’occasione sarà infatti inaugurata una panchina rossa, la seconda nel comune di Talamello, dopo quella installata in piazza Garibaldi.

“Pensare a Giulia mi spezza il cuore, come può una ragazza di 22 anni non poter scegliere di lasciare un uomo, non essere sicura delle proprie scelte, sentirsi in colpa per non voler portare avanti una relazione, come può pagare con la vita una scelta estremamente legittima, che ogni donna, ogni giorno, Deve poter fare con tranquillità?“, scrive Francesca in questa lettera, un grido contro la violenza che ha portato via una giovane vita, quella di Giulia, contro il crescente numero di femminicidi, un grido per tutte le donne affinché possano vivere senza paura e con il diritto di esercitare le proprie scelte.

Giulia Cecchettin, la lettera di Francesca

“Ho riflettuto tanto sulla brevità della vita, su quanto ci illudiamo che tutto possa durare per sempre, poi un giorno vediamo per l’ultima volta nostra mamma, nostro fratello, i nostri amici… Ho riflettuto su quanto ci sia di inutile, su quanto l’odio non possa mai renderci vincitori, quanto il rancore e la possessività siano un’immagine terrificante e brutale.

Giulia era una ragazza come me, come tutte noi, aveva 22 anni e con sé tutta la vita davanti, aveva 22 anni e nessuna possibilità di poterseli tenere stretti; Giulia se n’è andata, così come la vita di centinaia di altre donne che solo in Italia quest’anno sono state vittime di una società che trasmette valori estremamente possessivi e materialisti.

La cosa straziante è che Giulia non sarà l’ultima, ci illudiamo che a noi non possa mai accadere una cosa del genere, che Giulia è stata semplicemente “sfortunata”, magari “poco attenta” ma la sua vita è stata ingiustamente portata via e al posto suo poteva esserci chiunque.

Fino a quando queste vicende non toccano in prima persona noi non ne parliamo, pensiamo che siano argomenti da sorvolare, che non sia giusto testimoniare perché non è compito nostro.

Invece è compito nostro eccome, io ho la possibilità di parlarne oggi come tutti voi.
Colui che ha messo fine alla vita di Giulia e le ha portato via ciò che era solo suo e che nessuno poteva e doveva toccarle, non è un ragazzo diverso da tanti altri, non è nato mostro, lui è un ragazzo simile ai nostri coetanei, nato in una famiglia normale, ma in un’epoca sbagliata, frutto di una società che trasmette ogni giorno questi messaggi: le donne sono oggetti, strumenti sessuali, potere altrui.

Solo perché voi “uomini” non siete nati col corpo di una donna e probabilmente non dovrete mai subire determinate situazioni, questo non giustifica nulla, perché ciò che ci rende davvero simili è il dolore: il dolore fisico, umano, inconcepibilmente grande della morte, un dolore che non prendiamo mai in causa, che mettiamo in secondo piano, ma che ci accomuna più di ogni altro sentimento perché istintivo, crudo, selvaggio, primordiale.

Nessun essere vivente, nessun essere umano, nessuna donna deve subire questo dolore, nessun uomo deve causare questo dolore, perché il concetto di vita racchiude in sé anche quello fatale della morte, che nessuno deve poter stabilire per qualcun altro. Pensare a Giulia mi spezza il cuore, come può una ragazza di 22 anni non poter scegliere di lasciare un uomo, non essere sicura delle proprie scelte, sentirsi in colpa per non voler portare avanti una relazione, come può pagare con la vita una scelta estremamente legittima, che ogni donna, ogni giorno, Deve poter fare con tranquillità?

Lei poteva essere mia sorella, un giorno mia figlia, lei potevo essere IO, invece io ho la fortuna e la possibilità di poterlo raccontare per tutte le donne, per il valore immutabile e smisurato della vita, per te Giulia

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