Giustizia e Gaza, scontro infuocato tra governo e opposizioni
In Aula bagarre sulla riforma e sulla linea italiana in Medio Oriente. Rafforzata la scorta a Tajani e Salvini: “Clima teso e preoccupante”


Tensione altissima in Parlamento. La Camera ha approvato la separazione delle carriere in magistratura, riforma voluta dal governo e salutata con applausi dalla maggioranza, ma che ha provocato la dura reazione delle opposizioni. Pd, M5s e Avs hanno contestato il provvedimento definendolo “un attacco all’indipendenza della magistratura” e lo scontro in Aula è degenerato fino a sfiorare la rissa.
Acceso anche il dibattito su Gaza. Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti sulla posizione del governo italiano rispetto alla crisi mediorientale e hanno bloccato i lavori per protestare contro quella che definiscono “l’ambiguità dell’esecutivo”.
Nel frattempo, cresce la preoccupazione per la sicurezza dei leader di governo. Le scorte del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del vicepremier Matteo Salvini sono state potenziate, anche alla luce dell’omicidio di un cittadino italo-israeliano negli Stati Uniti. “Il clima non è dei migliori – ha commentato Tajani – ma non ci lasciamo intimidire”.
Il provvedimento sulla giustizia, dopo il via libera di Montecitorio, passa ora al Senato per l’approvazione definitiva. Ma lo scontro politico, tra riforme interne e crisi internazionale, sembra destinato a proseguire con toni sempre più accesi.