Grande risposta delle imprese al bando Gal: presentate 35 domande per quasi 2,7 milioni di euro
Rinaldis: "Continueremo a lavorare insieme con una visione comune"
                                                    Si è chiuso nei giorni scorsi il bando del GAL Valli Marecchia e Conca dedicato all’“Ampliamento e riqualificazione delle micro, piccole e medie imprese (PMI) extra agricole in zone rurali”. La risposta del territorio è stata straordinaria: 35 le domande presentate, per un totale di progetti di investimento pari a 2 milioni e 696 mila euro, di cui 1 milione e 233 mila di contributi richiesti.
“Si tratta di un risultato veramente unico - osserva Patrizia Rinaldis, presidente del GAL Valli Marecchia e Conca -, che conferma il ruolo sempre più strategico del GAL sui territori. Le risorse europee gestite attraverso i bandi sostengono la crescita delle aree interne, e il numero di domande arrivate ne è una dimostrazione”.
Il bando prevede un contributo pubblico pari al 60% o al 40% delle spese ammissibili fino a 90 mila euro per ogni progetto, ma molti di quelli presentati hanno un valore ben superiore. “Il risultato conferma la dinamicità e la voglia di investire delle imprese del nostro territorio - aggiunge Rinaldis-, segno che non si tratta solo di un bisogno, ma di una reale propensione a innovare, qualificare e guardare al futuro”.
“Come abbiamo già evidenziato alla Regione, vi è un aspetto tecnico che incide sulle percentuali di contributo concesse - sottolinea la presidente -: la diversa classificazione delle aree del territorio stabilita a livello regionale, crea purtroppo una disparità di contributi in alcune aree rispetto ad altre, come visto anche in quest’ultimo bando. Occorre un lavoro di squadra fra pubblico e privato per arrivare a una classificazione più omogenea, capace di garantire pari opportunità a tutte le imprese dell'Appennino riminese”.
“Continueremo a lavorare insieme con una visione comune - conclude Rinaldis - per creare sempre più opportunità per le imprese e i cittadini e contrastare lo spopolamento delle nostre aree interne, ricche di bellezza, storia, natura e di eccellenze del territorio”.
Proprio per garantire la massima partecipazione ai bandi, che talvolta richiedono documenti complessi, è stata infine prorogata al 28 novembre la scadenza del bando "SRE04 – Start up non agricole", rivolto a persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, a imprese già avviate da meno di un anno, a liberi professionisti in fase di avvio e ad associazioni che operano in forma imprenditoriale. Il contributo è pari a 30.000 euro a fondo perduto per ogni iniziativa selezionata. Si tratta di una misura concreta di sostegno allo sviluppo locale, che intende favorire la nascita di micro e piccole imprese capaci di dare nuova linfa all’economia delle aree rurali, con particolare attenzione all’innovazione, ai servizi, al turismo sostenibile, all’artigianato e alla cultura.
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