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Grotte di San Leo e Gemmano verso l'Unesco: approvato in Provincia il protocollo d’intesa

Il Consiglio provinciale ha approvato il protocollo per l'iscrizione dei siti interessati dai fenomeni carsici gessosi nella Word Heritage List dell'Unesco

A cura di Redazione
19 marzo 2025 13:27
Grotte di San Leo e Gemmano verso l'Unesco: approvato in Provincia il protocollo d’intesa - Grotte di Onferno
Grotte di Onferno
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Nella seduta consiliare di ieri (martedì 18 marzo) è stato approvato a maggioranza (astenuto Murano Brunori) lo schema di Protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna e gli Enti interessati per il supporto all’iscrizione del “Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino settentrionale” nella Word Heritage List dell’Unesco.

Si tratta dei siti dell’Emilia-Romagna interessati dai fenomeni carsici gessosi che nella nostra provincia sono localizzati a Gemmano e a San Leo.

A seguito della decisione dell’Unesco di iscrivere il sito nella Lista del Patrimonio Mondiale, i 37 soggetti coinvolti – tra cui per il nostro territorio, oltre alla Provincia, figurano l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Romagna, le Unioni dei Comuni Valmarecchia e Valconca, e i Comuni di Gemmano e di San Leo – devono infatti ridefinire gli impegni sulla base dell’intesa con l’Unesco, in attuazione del piano di gestione previsto e sviluppato durante l’iter di candidatura, così come stabilito dal Protocollo d’intesa siglato nel 2021 per il supporto alla stessa.

Il Consiglio provinciale è poi proseguito con l’illustrazione, da parte della consigliera Manuela Guaitoli e del dirigente del Servizio Economico Finanziario Pierpaolo Deluigi, delle modifiche al Regolamento di contabilità armonizzata e del nuovo Regolamento provinciale per la concessione di contributi e il rilascio di patrocini. Entrambi saranno oggetto di una prossima seduta.

Sempre in una prossima seduta sarà portato all’ordine del giorno il progetto di costituzione del Gect (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) Rimini-San Marino, che ieri è stato presentato dalla consigliera Manuela Guaitoli e illustrato dal funzionario Antonio Gabellini.

Il Gect è uno strumento di cooperazione a livello europeo che consente a gruppi cooperativi di attuare progetti di cooperazione territoriale, cofinanziati dalla Commissione europea.

I Gect registrati al momento in Ue sono 38 e hanno il compito di facilitare e promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale o interregionale. Quello tra Rimini e San Marino si propone di promuovere il benessere e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso lo sviluppo ulteriore dei legami economici, sociali e culturali e un rafforzamento della coesione economica e sociale, ma anche di cogliere le opportunità di finanziamento a supporto delle necessità territoriali, favorire la concertazione, facilitare la realizzazione di progetti strategici e rimuovere o ridurre gli ostacoli alla cooperazione transfrontaliera.

Tra le materie di interesse del Gect, ci sono il trasporto pubblico, lo sviluppo del sistema aeroportuale, i servizi economici di interesse generale (come quelli energetici e idrici), lo sviluppo economico (rivolto soprattutto alla piccola e media impresa e basato sull’innovazione tecnologica), lo sviluppo della cooperazione in ambito universitario, nei campi della ricerca, della formazione e della collaborazione scientifica e didattica, la promozione della cultura e dello sport, la valorizzazione dell’identità dei luoghi.

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