Guida al Bakery Tourism in Emilia-Romagna: l'esempio virtuoso di San Leo

Quando il profumo del pane racconta la storia di un territorio

A cura di Redazione
17 luglio 2025 16:38
Guida al Bakery Tourism in Emilia-Romagna: l'esempio virtuoso di San Leo - Il Forno di San Leo
Il Forno di San Leo
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Sta crescendo una nuova tendenza tra i viaggiatori più curiosi e attenti al gusto: si chiama Bakery Tourism e invita a scoprire la cultura di un luogo partendo da uno dei suoi cibi più antichi e semplici: il pane. Non più solo musei e monumenti, ma mini-forni artigianali, pani con farine rare, dolci della tradizione, e fornai che raccontano storie di rinascita locale. Lungo la Via Emilia, questa filosofia ha preso piede in tanti borghi e città, diventando un modo autentico per vivere il territorio.

Il Forno di San Leo: quando il pane salva un borgo

Nel borgo storico di San Leo, nell’entroterra riminese, il pane ha riacceso la vita comunitaria. Dopo la chiusura dell’unico forno del centro nel 2020, un gruppo di cittadini ha fondato la cooperativa Fermenti Leontine, imparando da zero l’arte del pane. Oggi, il Forno di San Leo è un punto di riferimento: sforna pane biologico a km zero, croissant, maritozzi e pain au chocolat, tutti realizzati in orario diurno per garantire un equilibrio tra lavoro e vita privata.

Questa esperienza ha ricevuto il riconoscimento “Pane e Territorio” nella guida Pane e Panettieri d’Italia 2026 del Gambero Rosso, come esempio virtuoso di rinascita sociale e sostenibilità.

Gli altri forni eccellenti dell’Emilia-Romagna

Il Bakery Tourism in regione è ricchissimo di tappe imperdibili: Chomp (Piacenza): pani bio e dolci nordici, premiato per il miglior “pane da salame”. Coce’ (Parma): microforno di 20 mq, eletto Bakery dell’anno 2026, noto per pani creativi e brioches gourmet. Stria (Reggio Emilia): 100% naturale, utilizza farine antiche e dolcificanti alternativi, premiata Bakery d’Italia 2025. Butega ad Franton (Guastalla): uno dei “Tre Pani” Gambero Rosso, specialità con grani antichi e dolci emiliani. Filonificio (Ferrara): micro-bakery con pani ricchi di antiossidanti, cruffin e caffè specialty. Nel Nome del Pane (Dovadola): unico in Romagna con “Tre Pani”, pani stagionali con grani antichi e prodotti senza lattosio. Pasta Madre Forneria Contadina (Onferno): progetto di rigenerazione rurale con cereali coltivati in loco. Forno Argnani (Ravenna): attivo dal 1953, propone ciambelle, pani rustici e torte stagionali. Forno Brisa e Forno Calzolari (Bologna): panifici di nuova generazione, pluripremiati, che uniscono artigianato e filiera agricola.

Un pane, mille storie

Il Bakery Tourism non è solo una moda: è un nuovo modo di viaggiare, più lento, consapevole e umano. Nei forni dell’Emilia-Romagna si respira il profumo di tradizioni salvate, scelte etiche e comunità che resistono. E in un’epoca in cui tutto corre, fermarsi davanti a un pane ancora caldo può diventare il vero lusso del viaggio.


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