La squadra allenata da Thiago Motta, dopo un campionato positivo concluso con il nono posto, prova a confermare la propria graduatoria, magari anche cercando quel piccolo step in più che potrebbe portare i rossoblu a tornare a calcare i campi europei.
Applausi e rimpianti
Sono passati ben 21 anni da quando il Bologna perse la finale della Coppa Intertoto con il Fulham. Accadeva nell’agosto 2002, in quella che al momento resta l’ultima apparizione nel panorama delle manifestazioni continentali. Un digiuno lungo, troppo lungo, per una piazza prestigiosa che meriterebbe di assaporare nuovamente quelle sensazioni.
La scorsa stagione si è rivelata soddisfacente per la compagine guidata da Thiago Motta. Un buon campionato, pur tra alti e bassi, periodi di esaltazione alternati a momenti di difficoltà, che hanno condotto il Bologna ad assestarsi a metà classifica, concludendo poi con un brillante nono posto, appena dietro alla Fiorentina, successivamente promossa in Conference League grazie alla squalifica della Juventus. Dunque anche un po’ di rimpianto, perché sarebbe davvero bastato poco affinché il Bologna potesse ritrovare i palcoscenici europei.
In ogni caso, le partite dei felsinei, quotate come sempre anche nelle migliori piattaforme di scommesse sportive, hanno messo in mostra una squadra compatta, a tratti anche piuttosto divertente. Il lavoro di Motta si è lasciato apprezzare dall’inizio alla fine della stagione, e la sua riconferma è un buon punto di partenza per una nuova annata in cui lottare per riconfermare certe posizioni, e magari chissà, salire anche quell’ulteriore gradino.
Un obiettivo difficile, ma non impossibile
Certo, se andiamo a guardare le rose delle squadre che dovrebbero stazionare nelle zone molto alte della Serie A, il divario appare ancora piuttosto evidente. Ci sono almeno 6 team che sembrano fuori portata, forse anche 7 inserendo nel lotto l’Atalanta. Però si sa, talvolta accade che qualche big incappi in situazioni storte, con risultati nettamente al di sotto delle previsioni; il Bologna, insieme in particolare a Fiorentina e Torino, potrebbe essere lì, guardingo, pronto ad approfittare di eventuali défaillance per riacciuffare il vento dell’Europa.
Il calendario, con le relative partite di campionato quotate di giorno in giorno nella sezione scommesse oggi, non è stato benevolo, con Milan, Juventus e Napoli da affrontare nelle prime cinque giornate. Ma in fondo poco cambia: le avversarie vanno incontrate tutte, prima o dopo. Il mercato estivo bolognese si è segnalato per qualche acquisto sulla carta intrigante (Ndoye dal Basilea) e qualche cessione dolorosa (Arnautovic all’Inter, Schouten al PSV); l’ossatura della squadra è comunque rimasta simile, senza eccessivi stravolgimenti, così come invariato è rimasto l’allenatore, capace lo scorso anno di infondere ai suoi ragazzi fiducia, tranquillità e ordine tattico.
La speranza è che quindi il Bologna possa disputare un’altra stagione di livello, con quel desiderio sullo sfondo, certamente arduo ma non impossibile, per rievocare i fasti di un passato ormai lontano: ripensando ad esempio al 1999, quando in Coppa Uefa, grazie ai gol di Beppe Signori, eliminò Sporting Lisbona, Slavia Praga, Betis Siviglia, Lione, arrendendosi (con due pareggi) solo al Marsiglia in semifinale.