Il centro giovani di Santarcangelo riparte con le attività autunnali, tra scrittura rap e filosofia
L’assessora Garattoni: “Ragazzi protagonisti delle politiche giovanili”


Il centro giovani "Labo380" di Santarcangelo riparte con l’attività autunnale: tra le proposte dell’associazione Artai, oltre allo spazio messo a disposizione di ragazzi e ragazze, laboratori di fotografia, scrittura rap, musica e filosofia, eventi artistici e culturali.
Dopo l’avvio delle attività nell’estate 2025, il progetto “LabArtai380” è ripartito dall’inizio del mese di ottobre con l’obiettivo di favorire l’aggregazione sociale, la crescita artistica e personale dei partecipanti attraverso le attività proposte, il confronto, la condivisione e l’incontro tra diverse generazioni. Cornice delle attività è "Labo380", l’ex scuola del Bornaccino, un nuovo spazio libero, attrezzato, inclusivo e gratuito dove arte e cultura diventano strumenti di costruzione e incontro per tutta la comunità.
Le attività previste dal progetto sono interamente gratuite, con iscrizione in loco: tra le principali, lo spazio coworking e studio per studenti, giovani professionisti e creativi, laboratori di scrittura rap, registrazione musicale e fotografia, jam session, serate giochi da tavolo, open talk, workshop, eventi, mostre di arti visive e performative.
In dettaglio, lo spazio studio e coworking è disponibile il martedì dalle 14 alle 18, dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19 e sabato dalle 9 alle 13. Il laboratorio di fotografia si svolge il lunedì dalle 18 alle 20, quello di scrittura rap il martedì dalle 21 alle 23, l’open talk “Chiacchiere filosofiche” il mercoledì dalle 15 alle 19, le jam session e il laboratorio di registrazione il sabato dalle 15 alle 19.
“Artai è un’associazione nata dall’impegno di un gruppo di giovani attivi nel territorio romagnolo e dedicata alla promozione dell'arte, della cultura e della socialità rivolta alle nuove generazioni e aperta a tutta la cittadinanza” spiega l’assessora alle Politiche giovanili, Angela Garattoni. “Il nome stesso dell’associazione, che significa ritagli in dialetto romagnolo, richiama l’immagine di uno spazio fisico e simbolico dove ritagliare, conservare e far emergere esperienze, opinioni e riflessioni”.
“Condividendo questa filosofia, abbiamo confermato il progetto anche per l’autunno, con l’auspicio che Labo380 diventi progressivamente un riferimento per ragazze e ragazzi di Santarcangelo come luogo ricreativo, di espressione e socializzazione nello spirito del ‘centro giovani diffuso’, che individua più luoghi della città dedicati ai giovani, e delle politiche giovanili ideate insieme a ragazzi e ragazze. Una condivisione di principi e modalità di vita negli spazi urbani – conclude l’assessora – non imposti dall’Amministrazione comunale o da altri soggetti, ma elaborati da e con i protagonisti”.