Il Consiglio d’Europa accusa l’Italia: “Profilazione razziale nella polizia”
Meloni respinge le critiche: “Accuse vergognose e infondate contro i nostri agenti

Il Consiglio d’Europa torna a puntare il dito contro le forze di polizia italiane, evocando il problema della profilazione razziale e scatenando una nuova ondata di polemiche.
“La nostra raccomandazione al governo italiano è di avviare al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale all’interno delle sue forze dell’ordine, per valutare con precisione la situazione”, ha dichiarato Bertil Cottier, presidente della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) del Consiglio d’Europa.
“Si tratta di un fenomeno in crescita in molti Paesi europei: agenti di polizia fermano persone sulla base del colore della pelle, o della loro presunta identità etnica o religiosa”, ha aggiunto Cottier.
Immediate le reazioni dalla maggioranza. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito le accuse rivolte agli agenti italiani “semplicemente vergognose e totalmente infondate”, sottolineando il pieno sostegno del governo alle forze dell’ordine.