Il maestro Raphael Fusco presenta in Valmarecchia la sua ultima creazione musicale
Appuntamento venerdì 16 agosto a Sant'Agata Feltria con "La Contesa Canora

In un’epoca in cui la musica classica rischia di essere vista come una forma d’arte del passato, Raphael Fusco, compositore e direttore d’orchestra, ci ricorda che l’innovazione può nascere dal rispetto delle tradizioni. Con “La Contesa Canora”, Fusco presenta un’opera che, pur attingendo ai grandi maestri del passato, riesce a parlare al pubblico contemporaneo, creando un dialogo intergenerazionale attraverso il linguaggio universale della musica.
“La contesa canora” è stata commissionata congiuntamente da Opera Lucca e Classic Lyric Arts. L’opera sarà riproposta in una nuova produzione al teatro di Sant’Agata Feltria con i talentuosi giovani artisti di Classic Lyric Arts il 16 agosto 2024.
Un’Opera Nata dalla Passione per la Tradizione: Questa composizione esplora l’amore di Fusco per la musica classica e come questo abbia influenzato la creazione di “La Contesa Canora”. Il compositore, pianista e direttore d’orchestra italoamericano Raphael Fusco, nato nel New Jersey nel 1984, ha iniziato a comporre all’età di 8 anni. Si è formato con maestri di spicco in istituzioni prestigiose come il Conservatorio G. Verdi di Torino, la Mannes College of Music di New York, Schola Cantorum di Parigi e Konservatorium di Vienna. Ha collaborato con artisti e ensemble di fama mondiale, tra cui la New York Philharmonic, Branford Marsalis e la Chamber Orchestra of Philadelphia. Vincitore di numerosi premi internazionali, attualmente è Senior Artist alla Kunstuniversität di Graz, dove sta completando un dottorato, e ai festival Opera Lucca e Classic Lyric Arts a Novafeltria.
Un’Analisi Musicale: “La contesa canora” è una cantata secolare in italiano per solisti, coro e pianoforte a quattro mani, che rievoca la leggendaria sfida canora tra le Pieridi e le Muse, narrata nel quinto libro delle Metamorfosi di Ovidio. Le nove figlie di Piero, arroganti e presuntuose, osarono sfidare le Muse sul Monte Elicona. Le ninfe dei boschi, insieme alla figura allegorica dell’Armonia, furono scelte come giudici. Mentre le Pieridi si glorificavano e denigravano gli dèi, Calliope, scelta dalle Muse per rappresentarle, intonò un canto così dolce da risvegliare la natura stessa. Le Muse trionfarono, e le sorelle, punite per la loro superbia, furono trasformate in gazze. Questa ambientazione musicale intreccia estratti del racconto di Ovidio tradotti in italiano, interpretati da un narratore baritono, con un libretto di Ottavio Rinuccini (1562-1621), originariamente scritto come Intermedio per le nozze di Ferdinando de’ Medici e Cristina di Lorena nel 1589. La composizione dà vita a questa leggenda con armonie opulente, ricchi intrecci sonori e melodie liriche, culminando in una grandiosa fuga per l’intero cast.
Il Dialogo tra Antico e Moderno: La composizione si presta ad un approfondimento del tema centrale dell’opera, ovvero la “contesa” o il confronto tra stili musicali diversi, che simboleggia la tensione creativa tra tradizione e innovazione. Come riesce Fusco a bilanciare queste forze opposte? Il suo genio creativo ha contribuito a rendere armonioso un intreccio tra tradizione e modernità attirando ed incantando spettatori di diverse generazioni
“La Contesa Canora” di Raphael Fusco non è solo un’opera musicale, ma un invito a riflettere su come la musica possa evolvere senza perdere il suo legame con le radici storiche. In un mondo in costante cambiamento, Fusco ci ricorda che la tradizione può essere un trampolino di lancio per l’innovazione, creando un ponte tra le epoche attraverso l’arte, avvicinando nuove generazioni ad un genere musicale spesso considerato, a torto, eleitario.