Il monumento di Rimini che dissetò papi, imperatori e che nasconde un simbolo misterioso
La Fontana della Pigna di Rimini, simbolo medievale di potere e abbondanza, custodisce un misterioso significato nella sua scultura.

La Fontana della Pigna di Rimini non è solo un elegante arredo urbano: è una delle più antiche fontane pubbliche d’Italia e da secoli rappresenta potere, abbondanza e prestigio. Collocata al centro di Piazza Cavour, ha visto passare papi, imperatori, signori locali e viaggiatori da ogni parte d’Europa. Ma ciò che sorprende non è solo la sua lunga storia, bensì il misterioso significato della pigna che la sormonta, un simbolo carico di suggestioni antiche e moderne.
Una fontana “moderna” per il Medioevo
La fontana venne realizzata nel XIII secolo, in un’epoca in cui Rimini era una città in piena crescita economica e politica. La sua funzione principale era quella di fornire acqua ai cittadini, ma il suo aspetto monumentale andava ben oltre la praticità: rappresentava la ricchezza e l’organizzazione della città comunale.
La vasca ottagonale, il basamento scolpito e soprattutto la grande pigna in pietra che domina la sommità la resero fin dall’inizio un’attrazione straordinaria. La sua bellezza fu tale che, secondo le cronache, Carlo V d’Asburgo, giunto a Rimini nel 1533, rimase così colpito da definirla una “maraviglia”. Anche Papa Paolo V ne lodò la funzionalità, tanto che per secoli la fontana fu celebrata come esempio di ingegneria idraulica medievale.
Tra restauri, potere e leggende
Nei secoli la Fontana della Pigna fu più volte restaurata: nel Rinascimento, sotto i Malatesta, e in epoca moderna, sempre mantenendo la sua forma caratteristica. Per Rimini era un simbolo politico: il Comune, i Signori e persino la Chiesa vedevano in quell’acqua che sgorgava un segno di prosperità e legittimazione.
Non è un caso che la piazza dove si trova sia anche quella del potere cittadino: vi si affacciano il Palazzo dell’Arengo e il Palazzo del Podestà, sedi storiche della vita politica e amministrativa. La fontana, al centro, fungeva da cuore simbolico e funzionale della città.
Ma il suo vero enigma è la pigna: per alcuni un simbolo di fertilità e abbondanza, per altri un richiamo a culti antichi legati al pino mediterraneo e alla rinascita spirituale. Ancora oggi, quel frutto scolpito in pietra continua a incuriosire e a stimolare interpretazioni.