Il Novafeltria è ripartito nel segno di mister Mancini: ora c'è la prova Riccione
Canini si è sbloccato, centrocampo in grande spolvero e un Nucci in difesa sempre più protagonista


di Riccardo Giannini
Grazie alle due vittorie consecutive ottenute con Bakia e Classe, il Novafeltria è ripartito dopo un inizio di stagione contraddittorio nei risultati, ma non nelle prestazioni: i gialloblù infatti hanno ben figurato nelle loro prime apparizioni, mostrando un gioco qualitativo e propositivo. La concretezza non è nel dna della squadra novafeltriese, ma nei 6 punti conquistati nelle ultime due giornate c'è tanto di Francesco Canini, attaccante che ha tutte le qualità per andare in doppia cifra, in questa categoria: Canini ha segnato 3 reti, quella al Classe ha messo in evidenza buone qualità tecniche e una certa determinazione nel conquistare lo spazio per la battuta vincente. Avevamo "punzecchiato" gli attaccanti, ma a onore di cronaca va sottolineato che una certa imprecisione è anche giustificabile, in quanto Galli, Canini, Camara e Frihat, i giocatori che si sono alternati nelle tre posizioni offensive, si spendono in un grande lavoro di pressing offensivo. È un Novafeltria giovane e di gamba, che sta crescendo dal punto di vista fisico: il terzino Guerra, che in carriera ha dovuto far fronte a una serie di problemi fisici che gli ha precluso palcoscenici più importanti (giocava con i fratelli Shpendi e Lepri nella primavera del Cesena), sta ritrovando se stesso, mentre a centrocampo sta letteralmente giganteggiando Giacobbi, la mente della squadra, ben assistito da Castellani, giocatore che coniuga qualità e quantità, e da Francesco Piva, giocatore di passo decisamente superiore rispetto alla media della categoria. Il lavoro di mister Mancini e del suo staff è evidente, perché il Novafeltria ha fatto zero punti contro le due regine del campionato, Misano e Savignanese, ma ha messo entrambe in grandi difficoltà, e sabato a Secchiano, nell'anticipo, valuterà i progressi di un Riccione partito con il freno a mano tirato, ma che in rosa ha due big come Pasolini (ex di turno) e Ambrosini, nonché tanti giocatori di valore. L'arrivo di Mancini sulla panchina del Novafeltria aveva fatto storcere il naso nell'ambiente calcistico, il mister però, affiancato dal fedele Guerra e dal preparatore atletico Amedeo Valentini, ha fatto parlare...il lavoro fatto. Non era facile per il Novafeltria ripartire dopo la retrocessione: e in questo è stato determinante anche il lavoro del ds Alex Renzi, che è riuscito a costruire una rosa più strutturata, anche senza la ciliegina del bomber (nonostante gli sforzi per portare a casa Fedeli). Il ds per la difesa ha pescato Nucci dal Santarcangelo, fin qui tra i migliori, senza dimenticare il centrocampista ex Verucchio Sebastiani, fermato da qualche problema fisico, dopo un inizio davvero promettente. I nuovi si stanno inserendo bene nel gruppo squadra: i portieri Renzetti e Tani (Olivieri è attualmente infortunato), l'altro ex verucchiese Sacchini, la chioccia Tulio Medici. Come da input societari, lo zoccolo duro della squadra parla sempre novafeltriese: in rosa ci sono anche i fratelli Pavani (Andrea è un giovane veterano ed è una certezza per la squadra), gli ex Juniores Semprini e Giorgini, nonché gli Juniores Paesini e Ciccioni. E poi, tra tanto Novafeltria, c'è anche un po' di Verucchio tra i confermati: Matteo Renzi, il figlio di Alex, seconda stagione in gialloblù, un altro giovane che sta ben crescendo, temprato anche dalle difficoltà del campionato di Eccellenza della passata stagione.
