Il paradiso nascosto dell’Emilia Romagna: tra calanchi e biodiversità straordinaria

Scopri la Riserva di Sassoguidano, tra calanchi e biodiversità rara: un tesoro naturale dell’Emilia Romagna da esplorare in ogni stagione.

A cura di Redazione
28 agosto 2025 14:00
Il paradiso nascosto dell’Emilia Romagna: tra calanchi e biodiversità straordinaria - Foto: Equitrekasd -/Wikipedia
Foto: Equitrekasd -/Wikipedia
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Un’area protetta tra Pavullo e la valle del Panaro

La Riserva naturale orientata di Sassoguidano si trova nel comune di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena. È stata istituita nel 1985 e si estende per circa 486 ettari sull’Appennino modenese. L’area è caratterizzata da un paesaggio unico fatto di calanchi pliocenici, prati aridi e boschi misti che ospitano numerose specie vegetali e animali tipiche della zona appenninica.

Geologia e biodiversità: un mosaico di habitat

La riserva si sviluppa su terreni argillosi formatisi nel Pliocene, quando gran parte dell’Appennino era sommerso dal mare. Questi suoli, oggi profondamente erosi, hanno dato origine a calanchi e formazioni rocciose spettacolari. Dal punto di vista naturalistico, Sassoguidano ospita boschi di roverella, carpino e cerro, oltre a praterie ricche di specie erbacee. La fauna include caprioli, volpi, tassi e numerosi rapaci come il biancone e la poiana, che trovano rifugio negli ambienti aperti e boscati della riserva.

Una meta per escursionisti e studiosi

Grazie ai suoi sentieri segnalati dal CAI, la riserva è una meta apprezzata da escursionisti e appassionati di natura. Le sue peculiarità geologiche e biologiche la rendono anche un luogo di studio per scuole e università interessate all’ecologia appenninica e alla storia geologica del territorio. La gestione è orientata alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione sostenibile del paesaggio, con visite guidate e progetti educativi rivolti al pubblico.

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